ferroléga

sf. [ferro+lega]. Termine con il quale vengono designate quelle particolari leghe del ferro con altri elementi, che, nella conversione e affinazione dell'acciaio, vengono aggiunte al bagno metallico per introdurre gli elementi necessari alla sua elaborazione, e per ottenere il desiderato valore degli elementi di lega. Si danno di seguito i principali tipi di ferrolega la cui classificazione è unificata. Ferro-cromo, ferrolega con tenori di cromo del 60÷70%, usata per introdurre nell'acciaio la quantità di cromo desiderata. Secondo il tenore di carbonio, si hanno ferro-cromo carburato (C=4÷8%), affinato (C=1÷2%), superaffinato (C≤0,5%). Il tipo carburato è usato per la produzione di ghise e acciai al cromo, i tipi affinato e superaffinato per la produzione di acciai al cromo a basso tenore di carbonio e di acciai inossidabili. La materia prima per la produzione di ferro-cromo è la cromite. In generale la produzione avviene o per via alluminotermica o per via elettrotermica in forni ad arco-resistenza, usando come riducente coke, nel caso di ferro-cromo carburato, e ferrosilicio, nel caso di ferro-cromo affinato. Ferro-manganese, ferrolega con tenore di manganese del 75÷85%, usata, per le proprietà disossidanti e desolforanti del manganese, nell'elaborazione del bagno di acciaio, e per produrre acciai al manganese. Secondo il tenore di carbonio si distinguono ferro-manganese carburato (C≤8%), affinato (C≤1%), e superaffinato (C≤0,5%). La produzione avviene generalmente mediante riduzione con carbonio di minerali manganisiferi contenenti MnO₂ in forni ad arco-resistenza. Ferro-silicio, ferrolega con tenore di silicio variabile tra il 10% e il 95% (sono previsti cinque tipi, con Si=90÷95%, 75÷80%, 45÷50%, 20÷25%, 10÷12%) usata quale disossidante nella produzione di acciaio e per la preparazione di acciai al silicio. La fabbricazione avviene generalmente in forni elettrici ad arco-resistenza o in forni a crogiolo rotante, usando come materia prima quarzo e come riducente coke. Ferro-molibdeno, ferrolega con tenore di molibdeno del 60÷65%, usata per la produzione di acciai al molibdeno. La produzione avviene per arrostimento della molibdenite e successiva riduzione elettrotermica dell'ossido mediante coke o ferro-silicio. Ferro-titanio, ferrolega con tenore di titanio variabile dal 22% al 50% secondo i tipi. Viene generalmente preparato per via alluminotermica partendo dall'ilmenite. Serve per produrre acciai al titanio. Ferro-tungsteno, ferrolega con tenore di tungsteno del 60÷65%, usata per produrre acciai per utensili al tungsteno. Viene preparata per via metallotermica con alluminio o silicio, oppure per via elettrotermica, da minerali di tungsteno quali la wolframite e la scheelite. Ferro-vanadio, ferrolega con tenore di vanadio del 50÷60%, usata per produrre acciai al vanadio. Ferro-manganese, ferrolega con tenore di manganese del 45÷70% e di silicio del 20÷25%, usata come disossidante nella fabbricazione dell'acciaio. Ferro-fosforo, ferrolega con tenore di fosforo del 22÷25%, usata come aggiunta alle ghise.

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