disidratante

agg. e sm. [sec. XX; ppr. di disidratare]. Composto chimico in grado di legarsi all'acqua, impiegato per sottrarre da gas, liquidi o solidi, acqua allo stato liquido o di vapore. I meccanismi di fissaggio sono: reazione chimica con formazione di un nuovo composto o di un idrato (disidratante tipo ossido di calcio, anidride fosforica, cloruro di calcio, ecc.); assorbimento fisico a umidità relativa costante, in quanto l'assorbimento d'acqua da parte di un corpo solido origina una soluzione satura (cloruro di calcio esaidrato); assorbimento fisico a umidità relativa variabile, usando liquidi che formino soluzioni diluite (glicerina, glicol in soluzione acquosa); adsorbimento (setacci molecolari). Gli impieghi sono tra i più svariati, spesso riconducibili all'eliminazione d'acqua da gas o liquidi che debbano essere trattati a bassa temperatura con il pericolo di formazione di ghiaccio o per il condizionamento di apparecchiature.

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