bilàncio (fisica)
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In un processo che implichi trasformazione di energia, la somma di tutte le forme di energie in gioco prima e dopo il processo cui sia sottoposto un sistema meccanico, fisico, chimico, ecc. deve rimanere costante. Affinché un bilancio sia correttamente formulato quantitativamente, tutte le forme di energia valutate, devono essere espresse nella stessa unità di misura. Una tipica equazione rappresentante un caso molto generale di bilancio energetico è
in cui T, E e H indicano l'energia cinetica, l'energia potenziale e l'entalpia del sistema in esame; gli indici 1 e 2 contraddistinguono queste grandezze rispettivamente prima e dopo il processo; Q e L sono la quantità di calore prodotto e il lavoro effettuato. In certi processi alcuni termini del bilancio sono tanto piccoli da potersi trascurare e pertanto non compaiono nell'equazione. Se il sistema è una macchina termica o un apparecchio di riscaldamento i termini del bilancio vengono di solito espressi in calore: in tal caso si parla comunemente di bilancio termico. Molto usato per una rappresentazione visiva del bilancio termico è il diagramma di Sankey o diagramma a fiume. § Per bilancio energetico di una reazione nucleare si intende la quantità di energia Q corrispondente alla differenza tra la somma delle energie cinetiche dei prodotti di reazione e l'energia cinetica della particella usata come proiettile, supposto il nucleo bersaglio inizialmente a riposo. Il bilancio viene anche chiamato Q-valore della reazione e la reazione stessa viene detta esoenergetica (o esotermica) se Q è maggiore di zero, endoenergetica (o endotermica) se Q è minore di zero.
Geofisica
Bilancio idrologico, esprime i rapporti numerici esistenti tra precipitazioni (P), deflusso (D), evaporazione (E) e variazione delle riserve idriche (V), legati dall'equazione P=D+E+V. Può venire espresso come bilancio idrologico semestrale o annuale, o per un qualsiasi periodo di tempo significativo. Bilancio termico dell'atmosfera e del mare, esprime le relazioni esistenti tra l'assorbimento di calore e la sua cessione. In entrambi i casi la fonte di calore è il Sole. Nel caso dell'atmosfera, la radiazione solare in arrivo, variabile a seconda del periodo dell'anno, può venire in parte assorbita dai gas atmosferici, essere diffusa lateralmente o venire riflessa dalle nubi prima di arrivare a terra. La capacità di assorbimento o di emissione di calore da parte del pianeta dipende, poi, dalle caratteristiche fisiografiche della zona considerata. Nel caso del mare, invece, la cessione del calore dipende, sostanzialmente, dall'evaporazione, e quindi dal clima esistente in una data zona.