diplomàtico

Lessico

agg. e sm. (pl. m. -ci) [sec. XVII; da diploma].

1) Agg., relativo ai diplomi antichi: archivio diplomatico; edizione diplomatica, che riproduce con la massima esattezza un testo originale antico.

2) Che concerne la diplomazia: relazioni diplomatiche;corpo diplomatico; nota diplomatica, comunicazione presentata per via diplomatica da un governo a un altro. Fig., accorto, abile, pieno di tatto e prudenza: linguaggio, contegno diplomatico.

3) Sm., chi è membro della diplomazia, chi segue la carriera diplomatica. Fig., persona abile, avveduta, fornita di tatto nel trattare questioni complesse.

4) Dolce composto di strati di pan di Spagna spruzzati di liquore e crema pasticcera compresi fra due rettangoli di pasta sfoglia.

Diritto diplomatico

Complesso delle norme che regolano gli organi attraverso i quali gli Stati o altri enti con personalità giuridica internazionale compiono atti giuridici in ambito internazionale. Soggetti sono: il capo di Stato, il ministro degli Esteri, gli agenti diplomatici permanenti o speciali; oggetto, la procedura di accreditamento degli agenti diplomatici presso le autorità degli Stati in cui sono inviati; rapporti con queste autorità; guarentigie a cui hanno diritto; modalità da seguire in caso di estinzione di una missione diplomatica; norme di riaccreditamento, ecc. Altri compiti del diritto diplomatico sono la costituzione, il funzionamento e le immunità degli organi mediante i quali gli Stati entrano in rapporto con i vari organismi internazionali (per esempio, l'ONU). Particolare rilievo assume la garanzia dell'extraterritorialità, ossia l'immunità di cui l'agente e la sede diplomatica godono nei confronti dei poteri coattivi dello Stato ospitante. Le fonti del diritto diplomatico sono costituite dalla tradizione e da precisi accordi.