deterioraménto

sm. [sec. XVII; da deteriorare]. Atto ed effetto del deteriorare o del deteriorarsi. § In diritto, peggioramento dello stato di un bene o di una situazione. Nel diritto civile, in vari contratti nei quali una parte acquista la detenzione o il possesso di un bene, il suo deterioramento può avvenire con o senza imputabilità a una delle parti; in particolare, il codice contempla il deterioramento nei casi di enfiteusi, usufrutto, locazione, appalto, trasporto, ecc. In diritto penale, il deterioramento rientra nel caso del danneggiamento, punito, a querela della persona offesa, con la reclusione o con la multa, salvo le aggravanti. § In psicologia, deterioramento mentale, indebolimento delle funzioni psichiche prodotto da qualsiasi causa. A differenza della demenza, che indica un deterioramento secondario a processi patologici, il termine può indicare anche una progressiva perdita di efficienza intellettiva di origine puramente fisiologica, quale si riscontra per esempio nell'invecchiamento. Con alcuni test psicologici (per esempio, la scala d'intelligenza Wechsler-Bellevue) è possibile calcolare un indice di deterioramento, confrontando il rendimento dei soggetti in prove che mostrano un declino con l'età con altre nelle quali il rendimento si mantiene relativamente costante nel tempo.

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