bólla¹

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sf. [sec. XIV; latino bŭlla].

1) Rigonfiamento sferoidale gassoso che si produce nei liquidi per ebollizione o per altre cause. Bolla di sapone, ottenuta soffiando in una cannuccia intinta nell'acqua saponata; in senso fig., cosa effimera, di poca consistenza, destinata a risolversi in nulla: tutte le sue promesse sono finite in una bolla di sapone.

2) Cavità sferoidale che può formarsi in corpi solidi (vetro, metalli fusi).

3) In medicina, raccolta intraepidermica o dermo-epidermica di liquido solitamente sieroso o emorragico, detta anche flittene. Può andare incontro a rottura, lasciando, se è sotto-epidermica, un'area disepitelizzata. A seconda della quantità di liquido in essa contenuta, può essere tesa o flaccida. Infine può essere unica o multipla, come per esempio nelle malattie bollose, la principale delle quali è il pemfigo. Bolla purulenta, pustola intorbidata o francamente giallastra perché contiene pus. Bolla di Bichat, sinonimo di corpo adiposo della bocca. Bolla enfisematosa, bolla d'aria di dimensioni variabili che si riscontra come complicanza di una malattia polmonare acuta e che può occupare un emitorace completo.

4) In zoologia, bolla timpanica, rigonfiamento dell'osso timpanico di alcuni Mammiferi (Carnivori, Perissodattili, ecc.); può rimanere isolata oppure fondersi con il temporale.

5) Malattia che colpisce le piante da frutto, in particolare le foglie, provocando una bollosità. È causata da funghi ascomiceti del genere Taphrina ed è comune nel pesco e nel pero; meno frequente nel mandorlo e nel ciliegio. In primavera le foglie colpite appaiono deformate, bollose o accartocciate e generalmente cadono; i rametti presentano rigonfiamenti e sono sovente screpolati. Si combatte asportando i rami colpiti ed eseguendo due trattamenti con poltiglia bordolese o con polisolfuro di bario.

6) In fisica nucleare, camera a bolle, dispositivo di rivelazione con visualizzazione delle tracce di particelle nucleari ionizzanti.

7) In meteorologia, forte corrente aerea ascensionale di origine termica, che si produce in giornate molto calde. Quando questa corrente giunge in una zona dove esiste un'inversione di temperatura, perde istantaneamente la capacità di ascesa e si muove orizzontalmente. Le bolle termiche vengono sfruttate nel volo a vela.

8) Nella tecnologia alimentare, concentratore sferico a doppia calotta in cui, di solito, si pratica il vuoto, usato per la concentrazione di soluzioni dense (per esempio melassa, succo di pomodoro, ecc.).

9) Livella a bolla d'aria con quadrante graduato montata su alcuni tipi di mortai e di pezzi d'artiglieria allo scopo di valutare o regolare l'inclinazione del pezzo.