góccia
Indicesf. (pl. -ce) [sec. XIV; da gocciare].
1) Piccola parte di acqua o di altro liquido, di forma tondeggiante; stilla: goccia di sudore, “Le gocce di rugiada luccicavano su ogni filo d'erba” (Verga). Fig., essere come due gocce d'acqua, essere somigliantissimi; togliere una goccia dal mare, fare cosa assolutamente inutile; la goccia che fa traboccare il vaso, l'ultimo fatto che esaspera una situazione già tesa e provoca una reazione violenta; a goccia a goccia, gradatamente, lentamente e senza interruzione. Per estensione, piccolissima quantità, piccola parte di un liquido, sorso: è rimasta ancora una goccia di vino.
2) Con rifeerimento alla forma di una goccia che sta per cadere: in oreficeria, a goccia, tipo di taglio di pietre preziose; ornamento pendulo di forma tondeggiante o allungata: le gocce di cristallo di un lampadario, orecchini a goccia.
3) Con specifici significati tecnici: A) In architettura, nella trabeazione dorica, ciascuno dei piccoli cilindri o tronchi di cono posti sotto i listelli dei triglifi (6 per ogni triglifo) e sotto i mutuli della cornice (3 file di 6 o di 3). B) In astronomia, goccia nera, fenomeno visibile durante le eclissi di Sole e i transiti dei pianeti sul disco solare; consiste in un apparente contatto, prodotto da illusione ottica, fra il disco oscuro del pianeta o della Luna e il bordo oscuro del Sole prima o dopo che avvenga il contatto reale. C) In fisica, forma che assume una piccola quantità di liquido in equilibrio in un gas o in un altro liquido non miscibile con esso. Se la tensione superficiale è predominante su tutte le forze superficiali che agiscono sul liquido in oggetto, la goccia si avvicina alla forma sferica. Nel caso di una goccia di liquido galleggiante su un liquido più pesante e sovrastata da una colonna di aeriforme, la goccia assume una caratteristica forma lenticolare . D) In fisica nucleare, per il modello a goccia, vedi nucleo. E) In fonderia, goccia fredda, difetto di colata che consiste nella presenza di piccoli corpi sferoidali all'interno di un getto o sulla superficie di lingotti, dovuto al fatto che, se durante la colata si provocano degli spruzzi, essi possono solidificare sotto forma di piccole gocce, la cui superficie si ossida, facendo sì che rimangano inglobate nella matrice metallica e ne interrompano la continuità. Spesso lo strato superficiale ossidato reagisce con il carbonio del getto di ghisa o acciaio formando bolle di CO e dando luogo, dopo la solidificazione, alla formazione di una piccola cavità contenente la goccia fredda. Le cause del difetto sono da ricercarsi in un'errata disposizione degli attacchi di colata, nel loro numero insufficiente o in un irregolare riempimento della forma.