adattaménto

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sm. [sec. XIV; da adattare].

1) Atto ed effetto dell'adattare e dell'adattarsi; capacità di adattarsi a un particolare ambiente o stato di cose: spirito di adattamento. § Nel linguaggio teatrale, cinematografico, radiotelevisivo, rielaborazione di un'opera originale, specialmente letteraria, per adattarla alle esigenze del diverso mezzo espressivo. In teatro, alla radio e in televisione, dove ha significato affine alla riduzione, è anche la rielaborazione di un testo drammatico straniero o la ripresa in chiave moderna, rispondente all'interpretazione del regista, di un testo classico. In cinematografia, è la preventiva trasformazione di un testo letterario o teatrale, da elaborarsi ulteriormente in sceneggiatura. Nel doppiaggio a scelta delle parole che si adeguano al movimento delle labbra degli attori visti sullo schermo, conservando al testo che ne deriva il contenuto narrativo originario, e la scelta e la sistemazione di musiche originali o già esistenti secondo le esigenze visive del film. Per quanto riguarda l'adattamento nel diritto d'autore, sono tutelabili quelli consistenti in variazioni o modificazioni di opere originali dalle quali tuttavia differiscono per un rimaneggiamento di carattere artistico che abbia valore di creazione intellettuale originale e non sia una semplice imitazione servile dell'opera dalla quale deriva.

2) In acustica: l'adattamento uditivo è il complesso dei fenomeni sensoriali uditivi che si verificano durante una stimolazione sonora costante e continua, di intensità anche modesta, caratterizzati dal fatto che essi cessano entro un breve intervallo di tempo (convenzionalmente un minuto) dopo la cessazione dello stimolo. Il più importante fenomeno di adattamento è la diminuzione di sensazione sonora che assume importanza crescente con la frequenza della stimolazione.

3) In biologia, la risposta morfofisiologica degli esseri viventi agli stimoli dell'ambiente.

4) In elettrotecnica, l'operazione che si compie per effettuare il massimo trasferimento di energia da un elemento all'altro di due circuiti accoppiati.

5) In linguistica, fenomeno per cui una parola, passando da una lingua a un'altra, si adatta al nuovo sistema fonetico; anche il risultato di tale processo: tualetta è adattamento del francese toilette.

6) In medicina: A) Sindrome di adattamento, teoria medica elaborata da H. Selye, secondo la quale l'organismo è in grado di difendere la propria integrità biofisiologica con la messa in funzione di meccanismi umorali, dovuti all'azione di due ghiandole endocrine: l'ipofisi e il surrene. Tali meccanismi proteggono l'organismo da eventi stressanti di qualsiasi natura (traumi, intossicazioni, raffreddamento, infezioni, ecc.) con l'immissione in circolo di quantità adeguate di ACTH ipofisario e di cortisone e idrocortisone prodotti dalle ghiandole surrenali. Qualora il sistema ipofisi-surrene non reagisca in modo efficiente o non reagisca allo stimolo si determinano disturbi noti come malattia d'adattamento.B) In fisiologia, adattamento alla luce è la capacità dell'occhio di adattarsi alle variazioni di intensità luminosa, restringendo o aumentando l'apertura della pupilla.

7) In psicologia, processo attraverso cui un individuo si adegua all'ambiente (fisico e sociale), modificando i propri schemi di comportamento (adattamento passivo) od operando sull'ambiente stesso per trasformarlo in funzione delle proprie necessità (adattamento attivo)

8) In sociologia, il complesso delle modificazioni dei comportamenti dell'uomo a seconda dei diversi obiettivi, esperienze e situazioni.