adattaménto (elettrotecnica)
l'operazione che si compie per effettuare il massimo trasferimento di energia possibile da un elemento all'altro di due circuiti accoppiati. In particolare, adattamento d'impedenza, regolazione di un circuito di carico in modo che la sua impedenza risulti adatta a quella della rete attiva (schematizzabile con un generatore equivalente) che lo deve alimentare. La condizione di adattamento viene definita in due modi diversi denominati rispettivamente adattamento immagine (o identico) e adattamento coniugato. Per l'adattamento immagine, l'impedenza del carico deve essere identica all'impedenza del generatore equivalente, cioè le due impedenze devono avere eguali componenti resistive ed eguali componenti reattive. In queste condizioni non si ha riflessione di energia ai capi del carico. Per l'adattamento coniugato, l'impedenza del carico deve essere coniugata dell'impedenza del generatore equivalente, cioè le due impedenze devono avere componenti resistive eguali e componenti reattive di valore opposto. In queste condizioni le due reattanze del generatore e del carico si compensano a vicenda (condizione di risonanza) e la potenza erogata al carico è la massima possibile. La scelta del tipo di adattamento dipende pertanto dal risultato che si intende conseguire: eliminazione delle riflessioni oppure massimo trasferimento di potenza al carico. Naturalmente la distinzione fra i due tipi di adattamento viene superata se le impedenze del generatore equivalente e del carico risultano puramente resistive. In questo caso infatti l'eguaglianza delle due resistenze porta contemporaneamente all'eliminazione delle riflessioni e al massimo trasferimento di potenza. Quando l'impedenza di carico non soddisfa le condizioni di adattamento, queste possono essere egualmente rispettate, introducendo, fra il carico e la rete attiva che lo alimenta, un apposito dispositivo, detto adattatore, in grado di trasformare l'impedenza del carico nel modo desiderato.