trifàse
agg. inv. [sec. XX; tri-+fase]. Che ha tre fasi. In particolare, in elettrotecnica, di un sistema polifase di tensioni o di correnti costituito da tre vettori sfasati tra loro. § Un sistema trifase di tensioni o di correnti si dice simmetrico o, rispettivamente, equilibrato quando è costituito da tre grandezze uguali e sfasate di 120º l'una rispetto all'altra. In pratica le tensioni e le correnti a cui si fa riferimento sono quelle relative ai conduttori di un circuito trifase comprendente uno o più generatori, una linea e un complesso di utilizzatori. Un generatore trifase è costituito schematicamente da tre fasi, che possono essere collegate a stella o a triangolo. Se il collegamento è a stella, si possono in generale derivare dal generatore quattro conduttori uno dei quali, detto conduttore neutro, fa capo al centro della stella, mentre gli altri (conduttori di fase) fanno capo ai terminali liberi delle fasi generatrici. In un sistema simmetrico di tensioni, detto E il valore delle tensioni tra i conduttori di fase e il conduttore neutro (tensioni stellate) e V quello delle tensioni tra coppie di conduttori di fase (tensioni concatenate), vale la relazione . Analogamente per un circuito trifase a triangolo, dette Il e If rispettivamente le intensità di corrente nei conduttori della linea, collegati ai vertici del triangolo (correnti di linea), e nei tre lati del triangolo (correnti di fase), vale la relazione se il sistema delle correnti è equilibrato. La grande maggioranza dei generatori e degli utilizzatori di potenza usati negli impianti elettrici sono trifase per motivi di convenienza tecnica ed economica. Hanno sempre maggiore diffusione, per azionamenti a velocità variabile, alimentatori elettronici (invertitori) che forniscono un sistema trifase di tensioni a frequenza variabile, con cui vengono alimentati motori asincroni trifase, i quali vengono così ad avere una regolazione della velocità.