Redgrave, Vanessa
attrice inglese (Londra 1937). Figlia di Michael e sorella di Lyn, esordì accanto al padre nel 1958, affermandosi subito con testi di Shakespeare (Rosalinda in Come vi piace, Imogene nel Racconto d'inverno), Čechov, Ibsen e Brecht. Dopo un'attività televisiva (vinse un premio nel 1965), si dedicò al cinema. Lanciata internazionalmente da Antonioni con Blow-up (1967), fu poi prescelta da altri registi italiani in coppia con F. Nero (Un tranquillo posto di campagna, 1968; Drop out, 1970; La vacanza, 1971). Negli ultimi anni Sessanta aveva interpretato anche Camelot, I seicento di Balaklava, Il gabbiano da Čechov e Isadora, biografia della Duncan per cui venne premiata a Cannes nel 1969. Le Troiane, I diavoli, Maria Stuarda regina di Scozia, Assassinio sull'Orient Express, La tentazione e il peccato sono i titoli della prima metà degli anni Settanta. Attiva politicamente su posizioni di estrema sinistra, nel 1978 presentò al festival di Baghdad il documentarioI palestinesi, di cui era stata animatrice e produttrice, e vinse il premio Oscar quale attrice non protagonista in Giulia. Tornata con successo al teatro (La donna del mare di Ibsen a Manchester), apparve nei film Il segreto di Agatha Christie (1978) e Yankees (1979). Si è riconfermata eccellente attrice con il ruolo della femminista in The Bostonians (1984), nel serial televisivo Il mondo di Katherine Mansfield (1985) e soprattutto nell'intensa pellicola di D. HareIl mistero di Wetherby, che ha ricevuto l'Orso d'oro a Berlino nel 1985. È apparsa anche nell'opera postuma di LoseySteaming (1985) e poi in: Prick Up - L'importanza di essere Joe (1987) di S. Frears, La ballata di Caffè triste (1991) di S. Callow, Casa Howard (1992) di J. Ivory, La casa degli spiriti (1993) di B. August, Little Odessa di J. Gray e Storia di una capinera di F. Zeffirelli (entrambi del 1994). Negli USA ha legato il suo nome a brevi ma ben caratterizzati ruoli nel film d'azione Mission: impossible (1996) e nell'opera prima di Al Pacino nelle vesti di regista, Riccardo III-Un uomo, un re (1996). Tornata a lavorare con B. August in Il senso di Smilla per la neve (1996), nel 1997 è stata la protagonista di Mrs. Dalloway di M. Gorris, tratto dall'omonimo romanzo di Virginia Woolf, cui hanno fatto seguito Wilde (1997) di B. Gilbert, Lulu on the Bridge (1998) di P. Auster e Mirka (1999) di R. Benhadj. Agli inizi del 1998 ha messo in scena in teatro, con la compagnia Moving Theatre che lei stessa dirige, una pièce pressoché inedita di T. Williams, Not About Nightingales. Nel 2002 ha recitato nella commedia di O. Wilde Il ventaglio di Lady Windermere insieme alla figlia, Joely Richardson. Nel 2007 è tornata al cinema con Espiazione di Joe Wright, tratto dal romanzo di McEwann, nel 2008 con Un amore senza tempo di Lajos Koltai e nel 2011 con Anonymous di Roland Emmerich.