Losey, Joseph Walton
Indiceregista cinematografico statunitense (La Crosse, Wisconsin, 1909-Londra 1984). Dapprima attivo in campo teatrale e radiofonico, nel 1947 firmò la prima rappresentazione della Vita di Galileo di Brecht. Esordì per lo schermo con la favola pacifista Il ragazzo dai capelli verdi (1948), cui fece seguire l'incisivo Linciaggio (1950). Nel 1950-51 il crescente maccartismo gli suggerì la scappatoia del thriller in Sciacalli nell'ombra e il polemico rifacimento di M, il capolavoro prenazista di F. Lang, adattato all'America. Costretto a riparare all'estero, si stabilì in Gran Bretagna, dove si conquistò una posizione con robusti film polizieschi (L'alibi dell'ultima ora, 1957; L'inchiesta dell'ispettore Morgan, 1959; Giungla di cemento, 1960) e un allucinante film di fantascienza (I dannati, 1961). Con un trio di capolavori sceneggiati da H. Pinter – Il servo (1963) , L'incidente (1967), Messaggero d'amore (1971; con questo film vinse la Palma d'oro al Festival di Cannes) – raggiunse la piena maturità espressiva, penetrando in profondità l'atmosfera inglese ed equilibrando magistralmente le proprie idee radicali (che sopravvivono intatte nel pamphlet antimilitarista Per il re e per la patria, 1964) con una visione decadente dell'ambiguità della vita. Di essa risentirono in particolare i suoi film meno felici, da Eva (1962) a Caccia sadica (1970), da L'assassinio di Trotzky (1972) a Una romantica donna inglese (1975). Lasciata la Gran Bretagna, realizzò in Francia Mr. Klein (1976), Le strade del Sud (1978) e il film-opera Don Giovanni (1979) da Mozart. Nel 1985 è uscito postumo il film Steaming - Al bagno turco, una commedia per sole attrici con Vanessa Redgrave, Sarah Miles e Diana Dors.
Joseph Walton Losey. Una scena tratta da Il servo (1963).
De Agostini Picture Library
Joseph Walton Losey. Yves Montand interprete di Le strade del Sud (1978).
De Agostini Picture Library
Bibliografia
F. Monteleone, Una chiave per capire lo stile di Losey: il teatro, in “Bianco e Nero”, 3, Roma, 1965; G. Jacob, Joseph Losey, in “Dossier du cinéma-Cinéastes 1”, Parigi, 1971; M. Ciment, Il libro di Losey, Roma, 1983.