Ménage, Gilles

poeta ed erudito francese (Angers 1613-Parigi 1692). Spirito caustico, ricercò la polemica (celebri quelle con Boileau a proposito del preziosismo e con l'Académie Française che respinse la sua candidatura nel 1684). Si espose alla critica dei contemporanei e dello stesso Hôtel de Rambouillet, di cui era assiduo frequentatore, per la sua eccessiva pedanteria che Molière ridicolizzò nel personaggio di Vadius delle Femmes savantes. Ciò nondimeno esercitò una sicura influenza sulla società letteraria dell'epoca (in particolare su Madame de Lafayette e Madame de Sévigné). Conoscitore profondo di lingue e letterature classiche e moderne, scrisse Origines de la langue française (1650), Origini della lingua italiana (1669 e 1685), Observations sur la langue française (1772-76). Varia e vasta è anche la sua opera di erudizione storica e di polemica (Menagiana, postumo, 1693), per non parlare di quella poetica, che comprende composizioni greche, latine, francesi e italiane di abile fattura (Miscellanea, 1652; Poemata, 1656 e 1687).

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