Fini, Léonor
pittrice e scenografa d'origine italiana (Buenos Aires 1908-Parigi 1996). A Parigi nel 1934-35 aderì al gruppo surrealista. Le sue origini triestine la collegano alla corrente surreale del romanticismo tedesco (Hölderlin, Hoffmann) e al decadentismo della secessione viennese, componenti che la pittrice innesta sulla tradizione del fantastico e dell'esoterico propria della pittura fiamminga e ferrarese del Quattrocento. Nelle sue inquietanti immagini, ambigue creature femminili o asessuate di diafana bellezza popolarono tenebrosi ambienti scenograficamente disseminati di oggetti dall'enigmatica simbologia psicanalitica (Le bout du monde, 1950; La gardienne à l'œuf noir, 1955; Le retour des absents, 1967). Attiva per il teatro dal 1944, trasferì il suo gusto surrealistico a scene e costumi per spettacoli di balletto (di A. M. Milloss, Fokin, Balanchine, R. Petit, F. Ashton), di prosa (di Pirandello, T. Williams, Racine, J. Audiberti) e, occasionalmente, per opere cinematografiche (costumi per Giulietta e Romeo di R. Castellani).