Castellani, Renato

regista cinematografico italiano (Varigotti, Savona, 1913-Roma 1985). Esponente della corrente formalista con Un colpo di pistola (1941) e Zazà (1942), fu nel dopoguerra alfiere del neorealismo “rosa” con un trittico di commedie populiste piene di vivacità e di sapore (Sotto il sole di Roma, 1948; È primavera, 1949; Due soldi di speranza, 1952), da lui sempre sceneggiate e girate in ambienti naturali e con interpreti non professionisti. Il suo mondo era costantemente quello della gioventù e delle vicende d'amore contrastate: con tale spirito si accinse anche a girare Giulietta e Romeo (Leone d'oro a Venezia nel 1954), che però risultò soltanto una filologica e accademica versione a colori dell'opera di Shakespeare. Con I sogni nel cassetto (1957) e soprattutto con l'impegnativo racconto sociale Il brigante (1961), si dimostrò cineasta appartato e, per così dire, “fuori tempo”. Dopo altri film di scarso successo, preferì dedicarsi a biografie televisive, delle quali si ricordano Vita di Leonardo (1971) e Giuseppe Verdi (1982).

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