Fòggia (città)
Indicecapoluogo della provincia omonima, 76 m s.m., 505,90 km², 153.469 ab. secondo una stima del 2007 (foggiani), patrono: Maria Santissima dei Sette Veli (21 marzo e 15 agosto).
Generalità
Città della Puglia situata al centro del Tavoliere, nella regione storica della Capitanata, alla convergenza di importanti vie di comunicazione stradali e ferroviarie tra la Puglia e il resto d'Italia. Fino al disastroso terremoto del 1731 l'abitato rimase racchiuso entro la cerchia delle mura medievali, che seguivano l'attuale tracciato delle vie Manzoni e Fuiani, del corso Garibaldi e del Piano delle Fosse. Con la ricostruzione, l'abitato ebbe una prima fase di espansione verso NW e verso E, incentrata sull'attuale corso Vittorio Emanuele; nel sec. XX si estese verso N, lungo il viale XXIV Maggio, che conduce alla stazione ferroviaria, verso E, fino a raggiungere l'attuale piazza Cavour, e verso S. Ricostruita nella seconda metà del sec. XX dopo le distruzioni causate dalla seconda guerra mondiale, assunse un aspetto moderno. È sede vescovile e universitaria.
Storia
La sua origine medievale è legata al trasferimento nell'area di Santa Maria de Fovea degli abitanti dell'antica Arpi, distrutta dai Saraceni. Il borgo, bonificato e fortificato da Roberto il Guiscardo (1050), si ampliò nel sec. XII, arricchendosi di una cattedrale. Per la sua favorevole posizione Federico II vi fece costruire nel 1223 una sontuosa residenza e vi fondò uno Studium. Occupata dalle truppe di papa Innocenzo IV, fu assediata e riconquistata da Manfredi. Florido centro commerciale sotto gli Angioini, con Alfonso I d'Aragona divenne sede della “Dogana della mena delle pecore”, addetta alla riscossione della tassa sulla transumanza (1447). Devastata dai francesi nel 1528, visse un lungo periodo di declino sotto il dominio spagnolo, contro il quale insorse, con Napoli e altre città pugliesi, nel 1648. Rasa al suolo dal terremoto del 1731, risorse sotto i Borbone, diventando centro di traffici e attività culturali. Aderì alla Repubblica Napoletana (1799) e fu devastata dalle truppe del cardinale Ruffo. Nel 1806 Giuseppe Bonaparte la elevò a capoluogo di provincia, abolendo la Dogana, che venne ripristinata nel 1817 da Ferdinando di Borbone e definitivamente soppressa nel 1865.
Arte
La cattedrale di Santa Maria Icona Vetere (sec. XII) fu ampiamente rimaneggiata nel Seicento e ricostruita dopo il terremoto del 1731 e i bombardamenti del 1943; il piano inferiore della struttura esterna è romanico, mentre l'interno, a croce latina, venne rifatto in forme barocche nel Settecento; nella cappella dell'Icona Vetere è custodita la preziosa icona bizantina il cui ritrovamento risale, secondo la leggenda relativa alle origini della città, al 1073. Del palazzo di Federico II, iniziato nel 1223, resta soltanto il grande arco del portale, opera di Bartolomeo da Foggia. Degne di menzione sono le chiese barocche di San Giovanni Battista (1626) e del Calvario o delle Croci (1693-1740), preceduta da un grandioso arco e da una fila di cinque cappelle a cupola, ciascuna contenente una croce. Nella centrale piazza Cavour, a pianta pentagonale, si trovano i bei giardini pubblici della Villa Comunale, progettata nel 1820 da Luigi Oberty.
Musei
L'ottocentesco palazzo Arpi ospita il Museo Civico e Pinacoteca Nazionale, con una sezione archeologica, una etnografica, una dedicata alla storia della città e la pinacoteca. Nel ridotto del Teatro Comunale è conservata la raccolta di documenti (manoscritti, spartiti ecc.) del compositore foggiano Umberto Giordano (1867-1948), autore di notevoli opere veriste, tra cui Andrea Chenier. Molto interessante è il Museo Interattivo delle Scienze, unico nel suo genere in Puglia. L'ex Liceo Marconi ospita il Museo Provinciale di Storia Naturale, con una ricca collezione ornitologica (circa 200 esemplari). La Biblioteca Provinciale, oltre a varie raccolte, comprende la Biblioteca “Nicola Zingarelli”, con numerose edizioni pregevoli di opere di Dante e Petrarca.
Economia
La creazione di un'efficiente rete di trasporti ha consolidato il ruolo di Foggia quale centro commerciale e nodo di comunicazioni tra il Nord e il Sud d'Italia, tra il mare Adriatico e il Tirreno, e ha consentito l'insediamento di moderni stabilimenti industriali, che operano nei settori alimentare (pastifici, zuccherifici e caseifici), petrolchimico, chimico, cartario (vi ha sede una cartiera dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato), metalmeccanico, tessile, del legno e dei materiali da costruzione. Molto importante è il comparto agricolo, con estese coltivazioni di cereali, barbabietole da zucchero, ortaggi e alberi da frutto (agrumi). È sviluppato l'allevamento (soprattutto ovino).
Curiosità
Tra aprile e maggio Foggia è sede dell'importante Fiera Internazionale dell'Agricoltura e della Zootecnia. La città ha dato i natali al pittore Francesco Saverio Altamura (1826-1897), allo showman Renzo Arbore (1937) e al regista Leo De Berardinis (1940).
Bibliografia
M. Biccari, M. Loco, Guida di Foggia e della provincia, Bari, 1957; P. Cattaneo, Una medaglia per Foggia, in “Le Vie d'Italia”, Milano, 1962; M. G. Fazia, Foggia. Il Museo Civico, Milano, 1987.