Anvèrsa (città)

Indice

(Antwerpen). Capoluogo della provincia omonima (Belgio), 460.319 ab. (stima 2005).

Generalità

Situata nella pianura alluvionale della Schelda, a 88 km dal Mare del Nord, nel punto in cui il fiume forma un'ansa e raggiunge la larghezza di ca. 500 m, con una profondità che varia dai 10 ai 20 m. È la seconda città più popolosa del Paese e il suo maggior porto, attivissimo centro commerciale grazie alla favorevole posizione alla convergenza di strade, linee ferroviarie e vie d'acqua di grande traffico, tra cui il canale Alberto, che collega la Schelda con la Mosa a Liegi, e il canale mediante il quale comunica con Bruxelles. La città rimase inclusa nella cinta muraria fino all'Ottocento. La ripresa dell'attività portuale nel 1863 segnò l'inizio di un rapido sviluppo economico e di una rilevante espansione urbanistica (già nel 1859 era stata abbattuta la cerchia muraria spagnola e sostituita con una cinta di viali). A partire dal primo dopoguerra si accentuò l'espansione dapprima attorno al nucleo storico, con la creazione di eleganti quartieri residenziali, chiusi da una cinta di splendidi parchi (Nachtegalen, Rivierenhof, Boelaer ecc.) che costituiscono una delle maggiori attrattive della città. Dopo il 1926 si ampliò anche sulla riva sinistra della Schelda, con quartieri uniti al centro storico nel 1933 da due gallerie sottofluviali. Oggi la città costituisce un'unica conurbazione con i centri di Deurne (sede dell'aeroporto), Borgerhout, Berchem, Merksem, Hoboken, Brasschaat, Burcht, Edegem, Ekeren, Mortsel, Schoten, Wilrijk e Zwijndrecht. Nel 1999 la Cattedrale e lo Stadhuis (Municipio) sono stati inclusi nel patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Vi nacquero il geografo Abramo Ortelio (1527-1598), il pittore Antonie Van Dyck (1599-1641) e l'architetto Henri Clemens Van de Velde (1863-1957). In francese Anvers.

Storia

Le prime notizie su Anversa storicamente documentate risalgono al sec. VII, quando l'allora villaggio di pescatori accolse la predicazione di sant'Amando. Distrutta nell'837 dai Normanni, la città conobbe un lungo periodo di stasi, sinché passò nel sec. XI sotto i Buglione (Bouillon), cui succedettero nel sec. XIII i duchi di Brabante, quindi i duchi di Borgogna. Dal sec. XIV iniziarono a fiorirvi le attività commerciali, che registrarono un forte incremento quando nel secolo successivo Bruges decadde a causa dell'interramento dello Zwin. Nel 1460, ormai affermatasi come massimo centro per gli scambi tra l'Europa centrale e l'Inghilterra, la città ebbe la prima borsa-merci d'Europa (si ritiene che in quell'epoca la città ospitasse un migliaio di rappresentanze commerciali straniere); ancor più si accrebbe la sua importanza dopo la scoperta della via marittima per le Indie, quando Anversa divenne grande emporio delle spezie e fu scelta dai mercanti della Lega Anseatica quale centro dei loro commerci. Alla potenza economica si accompagnò uno straordinario sviluppo artistico. La dominazione spagnola, sotto cui Anversa passò definitivamente nel 1585, segnò l'inizio della crisi economica, aggravatasi dopo la chiusura della Schelda alla navigazione a seguito del Trattato di Vestfalia (1648); privata del suo porto, Anversa si ridusse a una modesta cittadina, mentre le vittoriose città olandesi ereditavano il suo primato commerciale. Solo nel 1795, dopo l'occupazione francese del Belgio, il fiume venne riaperto al traffico, il porto di Anversa riattato e dapprima adibito da Napoleone a base militare contro l'Inghilterra, riprendendo poi la funzione di scalo mercantile. Passata ai Paesi Bassi dopo il Congresso di Vienna, nel 1832 la città fu unita definitivamente al Belgio ma subì il boicottaggio olandese fino al 1863, quando una convenzione internazionale sancì la libertà di navigazione sulla Schelda. La ripresa dell'attività portuale segnò l'inizio di un rapido sviluppo economico e di una rilevante espansione urbanistica, interrotti solo dall'invasione dell'esercito tedesco, cui Anversa si arrese, dopo un durissimo assedio, il 9 ottobre 1914. Nuovamente occupata dalle truppe tedesche (1940), la città fu liberata nel 1944 dall'armata britannica, che ne fece un importante centro strategico alleato e come tale soggetto a bombardamenti delle V 1 e V 2 tedesche.

Arte

Dalla metà del Cinquecento la città fu centro di diffusione per l'area fiamminga della cultura italianizzante rinascimentale (Cornelis Floris, Quentin Metsys) e manieristica (Jan Gossaert detto Mabuse, Bernart van Orley). Un tramite diretto con la cultura italiana era costituito dal gruppo di artisti, i “romanizzanti”, come Marten de Vos, che soggiornarono a lungo in Italia ed erano vicini agli accademici. Durante la dominazione spagnola, sebbene segnata dalla crisi economica, la città visse un periodo di fulgore artistico per la presenza dominante di P. P. Rubens, personalità al centro della diffusione del barocco, inteso come sintesi dell'assimilazione dell'arte italiana e del naturalismo e colorismo fiamminghi; mentre A. Van Dyck rinnovò l'arte della pala d'altare, ora solenne e scenografica, e J. Jordaens il ritratto, aulico e realistico insieme. Questo ambiente artistico influenzò a lungo l'arte fiamminga. Il centro storico della città conserva numerose testimonianze medievali e rinascimentali, come le dimore dei ricchi mercanti e le sedi delle antiche corporazioni, dalle facciate di vetro e pietra, proprie dell'architettura fiamminga medievale. Centro della città storica è il Meir, lunga piazza sulla quale si affacciano i più famosi caffè, negozi e ristoranti e nei cui pressi sono i più importanti edifici cittadini, tra cui l'Huis Osterrietth (1746), il Koninklijk Paleis (1745, sede del Filmmuseum) e la cattedrale di Notre-Dame (1352-1619), a sette navate, la più grande chiesa gotica del Belgio in stile brabantino. La sua torre (123 m) venne costruita nel 1521-30 da Rombout II Keldermans e dai fratelli de Waghemakere in gotico “fiorito”. Nella cattedrale sono alcuni capolavori di Rubens tra cui il trittico della Discesa dalla croce (1611-12), l'Elevazione della Croce (1610), la Resurrezione (1611) e l'Assunzione (1626) sull'altar maggiore. In gotico “fiammeggiante” è la chiesa di Sint-Jacobs (1491-1656) dei fratelli de Waghemakere, con diverse notevoli opere di pittura e scultura, nella quale è sepolto Rubens; pure gotica è Sint-Paulus (1530-37), restaurata dopo i danni gravissimi causati da un incendio nel 1968. In stile rinascimentale sono l'architettura dello Stadhuis (municipio, 1564-66), capolavoro di Cornelis Floris, che operò una splendida sintesi di elementi italiani e fiamminghi, e quella delle numerose case delle corporazioni, la casa dell'Angelo buono (1579), la casa dei Bottai (1579), la casa della Balestra Vecchia (1584) e la casa dei Tessitori (1541), che danno una impronta caratteristica alla Grote Markt; quella della Corporazione dei Macellai (1501-03) è sede del Museo di Arti Applicate. Medievale è il castello dello Steen (le fondazioni risalgono al sec. IX), affacciato alla Schelda, ma in massima parte ricostruito nel sec. XVI; oggi ospita il Museo Nazionale della Marina. Numerose sono pure le dimore patrizie del Seicento, che presero a modello la casa di Rubens (Rubenshuis), dove l'artista abitò dal 1610 sino alla morte (1640); Rubens la ristrutturò in fastoso stile barocco e la ornò all'interno con preziosi oggetti d'arte e dipinti suoi e di contemporanei. Il quartiere Zuid è caratterizzato da diversi edifici in stile art noveau come l'Help U Zelve (1901, architetti Jan Van Asperen e Emile Van Averbeke) e il complesso De Vijf Werelddelen (“i cinque continenti”) dell'architetto Frans Smet-Verlas. Musei di straordinario interesse completano il patrimonio artistico della città, a cominciare dal Koninklijk Museum voor Schone Kunsten (Museo Reale di Belle Arti), che raccoglie capolavori dal sec. XV al sec. XX (tra cui Memling, Cranach il Vecchio, Van Eyck, Rubens, Van Dyck, Hals, Ensor). Nel Museo Plantin-Moretus si conservano stampe, manoscritti, libri rari (Bibbia delle 36 righe di Gutenberg del 1514) e soprattutto il ricco materiale tipografico di quella che fu la più grande e celebre stamperia del mondo. Il Museo Mayer van den Bergh, ricco di oltre 3.000 opere, è particolarmente noto per i dipinti di P. Bruegel il Vecchio. Tra gli altri principali musei figurano la Galleria d'Arte Moderna, la Maagdenhuis (archivi storici e un Museo d'Arte con mobili, sculture, dipinti), il Museo Ridder Smidt van Gelder, esempio di dimora patrizia del sec. XVIII, che conserva arredi, porcellane e dipinti, e, nel parco Nachtegalen, il Museo Middelheim all'aperto, che raccoglie opere dei maggiori scultori del Novecento (Maillol, Moore, Giacometti, Marini, Cragg). Nel Mode Museum (MOMU), ospitato in un edificio dei primi del Novecento, sono esposti abiti, tessuti e ricami dal sec. XVI al XIX e le creazioni di alcuni designer contemporanei belgi come Martin Margiela, Dries Van Noten, Walter Van Beirendonck. § Oltre ai rinomati arazzi e ai vetri pregiati, ad Anversa si produssero merletti molto simili a quelli delle vicine città fiamminghe. Nel sec. XVII la città esportava una varietà di guipure a grandi fiori uniti da barrette. Tipico motivo dei merletti di Anversa è il potten kant o “merletto col vaso”, usato per le cuffie femminili.

Economia

Il porto di Anversa è il terzo d'Europa dopo quelli di Rotterdam e di Marsiglia, e rappresenta lo sbocco naturale non solo del Belgio e del Lussemburgo, ma di una vastissima regione altamente industrializzata che si estende fino alla Germania, alla Francia e alla Svizzera. Imponenti sono le sue attrezzature, che si sviluppano su ca. 100 km di banchine e comprende una decina di bacini a chiuse, situati a N e NW della città, nonché vari altri più a valle; realizzazioni imponenti sono la chiusa Baldovino e quelle di Zandvliet (1967) e di Berendrecht (1989), tra le più grandi del mondo. Al porto è strettamente legato lo sviluppo dell'industria, particolarmente attiva nei settori navale, metallurgico, meccanico, del cemento, chimico, petrolchimico, alimentare. La città è inoltre, con Amsterdam, tra i maggiori centri mondiali per la lavorazione dei diamanti. Notevole è il ruolo economico dei servizi commerciali, amministrativi, logistici, finanziari e turistici. Aeroporto internazionale.

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