Vestfàlia, trattati di-
accordi di pace che posero fine alla guerra dei Trent'anni, siglati nel 1648 nelle città di Osnabrück e Münster in Vestfalia tra le potenze europee belligeranti. Essi sanzionarono il declino dei due rami degli Asburgo, modificarono l'ordinamento interno della Germania e l'equilibrio tra gli Stati europei, accrebbero la potenza di Svezia e Francia; scossero inoltre in profondità l'influenza politica del papato e riconobbero le libertà religiose. Nel 1645 si ebbe una prima definizione di 18 articoli, come base della discussione. I patti vennero firmati separatamente: nella città di Osnabrück il 6 agosto 1648, tra l'Impero e la Svezia e gli Stati protestanti (Instrumentum pacis osnabrugiense); nella città di Münster il 17 novembre 1648, tra i due Stati asburgici e gli altri Stati coinvolti. Preliminare importante fu l'accordo, intervenuto a Münster nel gennaio 1648, tra Spagna e Province Unite, che venivano riconosciute con i loro domini oltremare. In materia religiosa i trattati estendevano la libertà di culto ai calvinisti e, con alcune modifiche, confermavano il reservatum ecclesiasticum; fissavano inoltre al 1624 il termine entro il quale riconoscere le secolarizzazioni e le religioni di Stato, con l'obbligo però della tolleranza in caso di religioni miste. Si prevedeva inoltre una rappresentanza proporzionale di protestanti nel tribunale e nel consiglio aulico imperiali. Nella costituzione dell'Impero furono introdotte modifiche che accordavano ai principi il diritto di alleanza (purché non contro l'imperatore) e attribuivano alle Diete poteri sovrani in materia di guerra e finanze. Sul piano territoriale ottennero significativi ampliamenti la Francia, con l'acquisto dell'Alsazia e la conferma dei già acquisiti (1552) vescovati di Metz, Toul e Verdun, e la Svezia, che ebbe la Pomerania Anteriore e con essa il controllo del Baltico, nonché una forte presenza nella Dieta imperiale. I trattati inoltre reintegravano l'elettore del Palatinato, mantenendo il titolo elettorale anche alla Baviera, arricchita dell'Alto Palatinato; la Savoia vedeva riconfermato il Patto di Cherasco (1631) cedendo però Pinerolo alla Francia; venivano infine consacrati come Stati sovrani i Paesi Bassi riuniti e la Svizzera. Significativa fu, sotto il profilo politico e religioso, la delusione del papa, espressa nella lettera Zelo domus dei (novembre 1648). § Gli accordi di pace non presero in considerazione i rapporti tra Francia e Spagna, tra le quali la guerra si protrasse fino al 1659, quando fu firmata la pace tra i due Stati.