Palatinato
IndiceGeneralità
Nome di due regioni storiche della Germania, il Palatinato propriamente detto (Pfalz), chiamato anche Palatinato Renano (Rheinpfalz) e il Palatinato Superiore o Alto Palatinato (Oberpfalz). Il Palatinato Renano si estende in gran parte alla sinistra del medio corso del Reno e comprende la sezione occidentale della Fossa Renana settentrionale e la regione collinare della Selva del Palatinato (Pfälzer Wald). Amministrativamente è quasi totalmente incluso nello Stato federato della Renania-Palatinato, di cui costituisce parte del distretto dell'Assia Renana-Palatinato; alcuni lembi occidentali e orientali appartengono rispettivamente agli Stati federati del Saarland e del Baden-Württemberg. Le città principali sono Mannheim, Heidelberg, Kaiserslautern, Ludwigshafen am Rhein e Pirmasens. Il Palatinato Superiore si estende tra la sponda sinistra del Danubio e il confine cecoslovacco e comprende il versante occidentale della Selva del Palatinato Superiore (Oberpfälzer Wald), il settore settentrionale della Selva di Franconia e quello nordoccidentale della Selva Bavarese. Amministrativamente fa parte dello Stato federato della Baviera, di cui costituisce un distretto con capoluogo Ratisbona; altre città importanti sono Amberg, Weiden in der Oberpfalz e Neumarkt in der Oberpfalz. In tedesco, Pfalz.
Storia
In età feudale si intesero per Palatinato i domini di Franconia attribuiti al conte palatino del Reno; dall'inizio del sec. XIII essi appartennero a membri della famiglia Wittelsbach, che vi aggiunsero le terre degli Staufen e la città di Heidelberg. Un'effettiva autonomia del Palatinato dalla Baviera fu raggiunta nel secolo successivo da Rodolfo II (1329), mentre la dignità elettorale fu riconosciuta ai conti palatini da Carlo IV imperatore, a cominciare da Roberto I (1356), in cambio della cessione dell'Alto Palatinato (Bergisches Land). Nello scorcio del sec. XIV il Palatinato ebbe notevole sviluppo economico e culturale: al 1386 risale la fondazione dell'Università di Heidelberg, divenuta poi centro della Riforma; sul piano territoriale si registrarono l'incorporazione di Simmern e Zweibrücken e il riacquisto dell'Alto Palatinato. Nel sec. XV il Palatinato si avviò a divenire uno dei più importanti principati laici, in grado di contrastare la potenza degli Asburgo, nonostante la divisione del casato in vari rami (Kurpfalz, Simmern, Zweibrücken, Mosbach, ecc.). Esso infatti si accrebbe ancora del ducato bavarese di Neuburg all'inizio del Cinquecento. Da allora per due secoli il Palatinato fu al centro di forti tensioni e lotte. La felice posizione geografica lo rendeva appetibile come collegamento tra Milano e i Paesi Bassi spagnoli, ma rendeva necessari anche i rapporti con la Francia. A complicare la situazione sopravvenne l'affermazione del calvinismo sotto Federico III del ramo Simmern, promosso elettore per estinzione della linea principale (1559); il Palatinato strinse, così, fecondi legami con i calvinisti della Francia e dei Paesi Bassi e fu poi per mezzo secolo alla testa delle forze evangeliche tedesche. Una dura battuta d'arresto fu costituita dalla sconfitta dell'elettore Federico V, al quale, per aver patrocinato la ribellione anti-asburgica boema, fu tolto, dopo la battaglia della Montagna Bianca (1620), l'elettorato. Più volte occupato da truppe spagnole e bavaresi, il Palatinato perse nella guerra dei Trent'anni più della metà della popolazione; i trattati di Vestfalia restaurarono il Palatinato elettorale (mentre l'Alto Palatinato andava alla Baviera) riconoscendolo a Carlo Ludovico del ramo Simmern che peraltro si estinse nel 1685. Nuove incursioni e devastazioni colpirono il Palatinato stavolta da parte francese (1674 e 1688), seguite dalla guerra di successione del Palatinato e dall'occupazione per mano di Luigi XIV (1688-97). Il promettente avvio, nel Settecento, della rinascita economica, con l'introduzione della coltura del trifoglio accanto a quella, già prospera, della vite, e più tardi del tabacco e della patata, fu contrastato da nuove difficoltà politiche: il sopravvento del ramo Neuburg-Zweibrücken (estintosi poi nel 1742), cattolico, che perseguitò i calvinisti, e il riaffermarsi dell'egemonia bavarese col ramo Sulzbach, fino alla spartizione definitiva del Palatinato tra Baviera, Prussia e Assia nel 1815, dopo un periodo di invasioni e di parziale annessione alla Francia a opera di Napoleone. Sotto la Baviera, il Palatinato si distinse ancora per le iniziative rivolte all'unificazione nazionale, con il raduno repubblicano di Hambach (1832) e l'insurrezione del 1849, in antitesi al conservatorismo e al particolarismo bavaresi. Dopo il 1918 il Palatinato venne mutilato a vantaggio della Saar e occupato dalla Francia fino al 1930. Nel marzo 1945 fu al centro dell'offensiva americana sul Reno.