Metz
Indicecapoluogo del dipartimento della Moselle e della regione della Lorena (Francia), 173 m s.m., 124.300 ab. (stima 2004), l'agglomerato urbano 322.526 ab. (1999).
Generalità
Situata alla confluenza del fiume Seille nella Mosella. Il tracciato stradale del quartiere meridionale della vecchia città è ancora articolato secondo i principi del cardo e del decumano su cui era strutturata l'antica città gallo-romana, i cui quartieri furono abbattuti per far posto all'edificazione delle mura di cinta (sec. III). La ricostruzione della città dopo le devastazioni di Attila (sec. V) consistette nel restauro della vecchia cinta, per il quale furono usati materiali ricavati da costruzioni romane (nei sec. XII-XIII venne poi costruita una nuova cinta con 18 porte e 38 torri). Fortificazioni più esterne vennero edificate nel corso del sec. XVII e quindi rafforzate e ritoccate dai Tedeschi a partire dal 1871, dopo l'annessione di Metz alla Germania. Tra il 1901 e il 1914 sorse in forme barocche la città tedesca, che rispettò l'antico centro storico, deturpato invece nel secondo dopoguerra dalla speculazione edilizia. Dagli anni Settanta la vecchia città è interessata da un ambizioso piano di conservazione e restauro. Sede universitaria dal 1970, ha dato i natali al poeta P. Verlaine (1844-1896).
Storia
Centro importante della Gallia, in epoca romana fu nota col nome di Divodorum Mediomatricum (in epoca più tarda Mettis, da cui il nome attuale). Distrutta dai Vandali (406) e dagli Unni (451), fu ricostruita dai re franchi e divenne la capitale dell'Austrasia. Nell'843, dopo il Trattato di Verdun, divenne capitale della Lotaringia. Nel sec. X passò a Enrico I di Germania e nel sec. XIII divenne città libera dell'impero. Nel sec. XVI fu conquistata dai Francesi e nel 1633 divenne sede del parlamento della provincia dei Tre Vescovati (Metz, Toul e Verdun). Fu incorporata nel regno di Francia nel 1648 con il Trattato di Vestfalia. Occupata dai Prussiani nel 1870, fu loro ceduta nel 1871, al termine del conflitto, e ritornò alla Francia dopo la prima guerra mondiale a seguito del trattato di Versailles (1919) (vedi assedi di Metz). Occupata dai Tedeschi durante la seconda guerra mondiale (1940-44), subì gravi danneggiamenti.
Arte
L'abbazia di Saint-Pierre-aux-Nonnains fu costruita nel sec. VI trasformando una preesistente costruzione romana; fu successivamente ripartita in tre navate e soggetta a rimaneggiamenti fino al sec. XVIII. In epoca merovingia (sec. VI-VII) e soprattutto carolingia (sec. VIII-IX) fu centro di cultura e di arte; vi si svilupparono scuole di calligrafia, di manoscritti, di miniatura, di rilegatura, nel cui ambito si riversava l'attività dei lavoratori dell'avorio e dei metalli preziosi per la decorazione dei piatti della rilegatura, in una confluenza di elementi stilistici provenienti dalla tradizione bizantina e anglosassone nelle sue ascendenze celtiche. In particolare va segnalata la cosiddetta “scuola di Metz”, che nel sec. IX produsse avori nello stile del gruppo di Liutardo (dal quale probabilmente dipendeva), i cui migliori esemplari (tavola con Annunciazione, Adorazione dei Magi e Strage degli Innocenti) sono conservati alla Biblioteca Nazionale di Parigi. Con la realizzazione della cattedrale di Saint-Étienne (fusione di due chiese del sec. XIII), Metz divenne anche cantiere di interessanti e feconde esperienze architettoniche, scultoree e di arte vetraria. Quest'ultima ebbe i suoi più alti momenti d'espressione nel 1380, 1486 e nel 1520, attraverso l'opera di Herman di Munster, di Thibaud di Lixheim e del rinascimentale Valentin Bousch. Altri monumenti cittadini sono le chiese di Saint-Pierre-de-la Citadelle (sec. X-XV su preesistenti strutture del sec. VII) con la cappella dei Templari (dove a elementi di trasformazioni in stile gotico si accompagnano resti di pitture murali del sec. XIV), Saint-Martin (sec. XII-XV), Saint-Vincent (sec. XIII con aggiunte e rimaneggiamenti del sec. XVIII), del Carmine e dell'Assunzione (sec. XVII-XVIII). Monumenti civili sorti a Metz prima e dopo la sistemazione urbanistica della metà del sec. XVI sono vari edifici che circondano la piazza porticata di età rinascimentale, la cui testimonianza precoce è data dalla cosiddetta Casa delle Teste. Del sec. XVIII, epoca della sistemazione del centro storico della città secondo i piani urbanistici e architettonici di Blondel (facciata sudorientale della cattedrale, edificio del municipio), sono i neoclassici palazzi di Giustizia e della Prefettura. La collezione d'arte e architettura del Museo del Cortile d'Oro comprende oggetti che vanno dai reperti gallo-romani alla pittura del sec. XX. Nel 2010 è stato inaugurato il Centre Pompidou-Metz progettato dagli architetti Shigeru Ban e Jean de Gastines.
Economia
La vicinanza di ricchi giacimenti di ferro (bacino di Metz-Thionville) ha favorito lo sviluppo industriale della città, attiva nei settori automobilistico, agroalimentare, elettrotecnico, delle materie plastiche e dell'abbigliamento. La siderurgia, tradizionale motore dell'economia cittadina, ha subito una profonda ristrutturazione dall'inizio degli anni Ottanta del Novecento. Crescente è lo sviluppo dei settori informatico e delle telecomunicazioni. Metz è inoltre attivo porto fluviale e notevole centro finanziario e commerciale, sede di una fiera internazionale. Aeroporto.