Le Guerre di successione
- Introduzione
- La successione in Spagna
- La successione polacca
- La successione austriaca
- Approfondimenti
- Riepilogando
La successione in Spagna
Alla morte del re di Spagna Carlo II d'Asburgo (1700), che aveva nominato erede universale Filippo d'Angiò, nipote di Luigi XIV, la prospettiva di una comunità dinastica tra Francia e Spagna provocò la reazione dell'imperatore Leopoldo I d'Asburgo, che pretese la corona per il secondogenito Carlo, come discendente degli Asburgo, e si alleò con Federico III del Brandeburgo (a cui promise il titolo di re di Prussia), l'Inghilterra e l'Olanda. I pretendenti alla corona spagnola erano numerosi: Carlo II aveva infatti sposato le sue figlie Maria Teresa e Margherita Teresa rispettivamente a Luigi XIV e all'imperatore Leopoldo I; Vittorio Amedeo di Savoia e Massimiliano di Wittelsbach duca di Baviera erano invece figli di principesse spagnole. Dopo gli iniziali successi francospagnoli subentrò la prevalenza militare dell'Impero e dei suoi alleati. Nel 1701 Filippo d'Angiò, col sostegno di Francia e Baviera, entra a Madrid ed è incoronato re di Spagna (Filippo V). L'Olanda e l'Inghilterra si schierano a fianco dell'Impero. L'anno seguente le truppe austriache di Eugenio di Savoia occupano Cremona; l'Inghilterra, l'Olanda e l'Impero dichiarano guerra alla Francia. Il Portogallo e Vittorio Amedeo di Savoia entrano in guerra a fianco dell'Austria, i piemontesi occupano Casale. A causa delle continue guerre e della pressione fiscale la Francia è costretta ad affrontare sollevazioni popolari. Nel 1706 Vittorio Amedeo II ed Eugenio di Savoia ottengono una vittoria importante contro i Francesi che assediavano Torino. L'ascesa dei tories al governo raffreddò il sostegno inglese agli Asburgo. Soltanto dopo la morte improvvisa di Giuseppe I (1711) fu eletto imperatore Carlo VI. La guerra si esaurì lentamente: a Utrecht (magg. 1713) fu firmata la pace separata fra Francia e Inghilterra, Olanda, Prussia e Savoia, l'anno seguente la Pace di Rastadt (magg. 1714) concluse gli accordi tra Francia e Austria, ratificati dagli Stati del Sacro Romano Impero. Il compromesso finale firmato da tutti i belligeranti lasciava il trono spagnolo a Filippo V di Borbone, ma a costo dello smembramento dei suoi domini (Milano, Napoli e le Fiandre passavano all'Austria) e di un forte indebolimento economico della Francia che perse le colonie americane di Terranova, la baia di Hudson e alcune isole delle Antille a vantaggio dell'Inghilterra. Con il Trattato dell'Asiento l'Inghilterra ottenne, per trent'anni, il monopolio del commercio degli schiavi verso i territori americani controllati dagli Spagnoli. Vittorio Amedeo di Savoia ottenne il Monferrato e la Sicilia insieme al titolo di re. I Paesi Bassi ottennero a garanzia da ogni attacco francese una linea fortificata di otto piazzeforti.