Il mondo extraeuropeo
L'Asia
Gli europei che dopo le esplorazioni geografiche tentarono di colonizzare l'Asia vi trovarono delle entità statali forti e floride ormai consolidate nella loro area (Cina e Giappone), ciò impedì una penetrazione diretta e creò una situazione di precario equilibrio abbastanza duratura. L'unica conquista diretta dei territori asiatici furono le Filippine per opera degli Spagnoli che nel 1571 fondarono la città di Manila. Gli Spagnoli esportarono nelle Filippine il sistema economico basato sul latifondo e convertirono al Cattolicesimo la quasi totalità della popolazione locale. I Portoghesi ottennero invece dai sovrani locali la concessione di una serie di scali per il commercio marittimo delle spezie e dei tessuti di lusso, garantito da un'indiscussa supremazia della loro flotta. All'inizio del '500 nell'India settentrionale l'Impero Moghul aveva instaurato un modus vivendi che permetteva la pacifica convivenza tra l'islamismo dei conquistatori e l'induismo degli indiani (i musulmani costituivano meno di un quarto dell'intera popolazione indiana). La società, organizzata in modo rigidamente castale, era basata sul possesso feudale della terra. I territori erano concessi dal sovrano ai nobili guerrieri, i quali in cambio della rendita terriera dovevano allestire truppe per il sovrano. Il più importante sovrano guerriero della dinastia Moghul fu Akbar che alla fine del '500, dopo aver conquistato il Sindh, il Kashmir, il Kandahar e il Belucistan, si ritrovò padrone di tutta l'India settentrionale. I Portoghesi tentarono di penetrare anche in India ma nel 1632 furono espulsi dalla loro colonia di Hungli. Durante il Regno di Aurangzeb, alla fine del '600, l'Impero raggiunse la sua massima espansione ma iniziò contemporaneamente a decadere, soprattutto per le numerose ribellioni dei sikh nei confronti del sovrano.