Movimenti di popoli nell'Europa post-carolingia e in Oriente
I Normanni
I Normanni (uomini del nord) o Vichinghi (uomini della baia, vik) erano popolazioni scandinave formate da diversi gruppi etnici, costituite da mercanti, navigatori, predoni, guerrieri. Spinti probabilmente dall'incremento demografico e dal bisogno di terre fertili, cominciarono la loro espansione lungo due direttrici: verso occidente per vie marittime e verso sud-est per vie terrestri. I primi a uscire dalla loro terra diretti in Francia, Scozia, Irlanda, Inghilterra, Islanda e Groenlandia (dove arrivò Erik il Rosso nel 981) furono i Norvegesi. Questi giunsero probabilmente anche nell'America del Nord che chiamarono Vinland me che presto abbandonarono. Gli Svedesi, conosciuti col nome di Vareghi o Rus, si spinsero nel IX sec. fino al mar Baltico, al mar Caspio e al mar Nero dove occuparono città e fondarono principati tra cui il più noto fu quello di Kiev, o Regno di Rus (fondato da Oleg il Saggio nell'882), da cui prese il nome l'attuale Russia. I Danesi crearono basi in Francia, lungo la Loira e la Senna, da dove partivano per le loro scorrerie. A partire dal sec. IX molti Danesi diedero vita a insediamenti stabili e si convertirono al Cristianesimo. Nel Ducato di Normandia, concesso in feudo da Carlo il Semplice al capo normanno Rollone nel 911, svilupparono le istituzioni feudali che avrebbero poi diffuso anche nel Regno di Inghilterra e nell'Italia meridionale (secc. XI-XII). L'Inghilterra era stata invasa, fin dal V sec., dagli Angli e dai Sassoni; i Normanni cominciarono a pressare le popolazioni inglesi nell'850. La lotta fu molto aspra; nell'878 il sovrano Alfredo il Grande riconobbe il dominio normanno su gran parte del paese. Guglielmo, duca di Normandia, aiutò Edoardo il Confessore a riprendersi il trono usurpato dal danese Canuto il Grande nel 1016; poi, a sua volta, sconfitto il nuovo sovrano Aroldo II a Hastings (1066), fu incoronato re d'Inghilterra e soprannominato il Conquistatore. Uno Stato normanno fu fondato anche in Oriente durante la I crociata (1096), quando Boemondo di Taranto, figlio di Roberto il Guiscardo, conquistò Antiochia (1099) e vi costituì un principato che durò fino al 1268, formalmente sottomesso al Regno di Gerusalemme.
I Normanni in Italia. Gruppi di guerrieri mercenari normanni si trasferirono in Italia meridionale all'inizio del sec. XI per porsi al servizio sia dei Bizantini, sia delle città loro avversarie, sia dei duchi longobardi. Nel 1030 il capo normanno Rainolfo Drengot ottenne dal duca di Napoli, per cui aveva combattuto, la signoria di Aversa, a cui si aggiunse quella di Gaeta. Roberto il Guiscardo, della famiglia degli Hauteville (Altavilla), signori di Coutances in Normandia, dopo un periodo di lotta con il Papato, culminato nella vittoria di Civitate (1056), ne divenne il principale alleato, sostenendolo militarmente nella lotta per le investiture (v. cap. 10) contro l'Impero. Roberto il Guiscardo conquistò Puglia, Calabria e Campania, mentre il fratello Ruggero, al termine di una guerra durata dal 1061 al 1091, tolse la Sicilia agli emirati arabi di Palermo. Fallì invece il suo tentativo di espansione verso l'Impero bizantino poiché, sbarcato a Corfù e a Durazzo, fu costretto a tornare in Italia per domare una rivolta scoppiata in Puglia e per salvare il papa Gregorio VII da Enrico IV (1084). Nel 1130, a opera di Ruggero II (1095-1154), figlio del Guiscardo, fu costituito il Regno di Sicilia, che riuniva tutto il Mezzogiorno nelle mani dei Normanni. Ruggero II emanò una legislazione valida per tutto il territorio, rispettando però anche le norme locali. Il Regno fu diviso in diverse circoscrizioni (giustizierati), ognuna retta da due funzionari (un giustiziere e un camerario) di nomina regia. I maggiori dignitari del Regno, con funzioni di giurisdizione, si riunirono attorno al re nella Magna Curia, primo nucleo di un'amministrazione centrale. Alla morte del re Guglielmo II (1189) la sua erede Costanza d'Altavilla (1146-1198), moglie dell'imperatore Enrico VI, legò le sorti del Regno di Sicilia a quelle dell'Impero trasmettendo il Regno al figlio Federico II di Svevia.