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Franco Ferrarotti Palazzolo Vercellese 1926 sociologo italiano | Ha introdotto nel dibattito scientifico italiano, attraverso un’opera spesso polemica di traduzione, divulgazione e aggiornamento critico, alcuni dei grandi classici del pensiero sociologico (da T. Veblen alla rilettura critica di M. Weber). Negli anni ’50 e ’60 ha condotto ricerche sulle trasformazioni del lavoro, il sindacalismo, le comunità, nonché contributi nel campo della sociologia urbana, in particolare relativamente al caso romano e ai fenomeni di nuova emarginazione. In seguito ha concentrato il proprio interesse sulle forme della religiosità e le loro trasformazioni in un’epoca di secolarizzazione. Di rilievo anche la produzione orientata alla proposta di nuove metodologie di ricerca, con il recupero del metodo biografico, degli strumenti qualitativi e il perfezionamento della tecnica delle storie di vita. Fra le sue opere, La protesta operaia (1955), Max Weber e il destino della ragione (1965), Il paradosso del sacro (1983), Una teologia per atei (1984), L’Italia in bilico (1990), L’ultima lezione (1999). |