Le teorie
La sociologia fenomenologica
Elaborata dal sociologo tedesco Alfred Schütz sulla base della filosofia di Husserl, e diffusasi in ambito statunitense, la sociologia fenomenologica ha dato origine a numerosi sviluppi contemporanei: a essa si ispirano sociologi come Peter L. Berger e Thomas Luckman e, nelle rielaborazioni dell'etnometodologia, Harold Garfinkel e Aaron Cicourel.
Secondo Schütz l'analisi sociale deve partire dall'osservazione dell'esperienza del mondo quotidiano (mondo della vita), dell'atteggiamento naturale degli individui così come esso si manifesta nella comunicazione (all'interno di segni e simboli) e nelle istituzioni sociali. Il "mondo della vita" costituisce infatti l'ambito in cui i soggetti si trovano inseriti all'interno di schemi interpretativi che strutturano lo svolgimento della vita quotidiana. Le usanze, i significati, i valori, le conoscenze tipiche della cultura di appartenenza, ma anche lo stesso linguaggio, costituiscono un mondo organizzato all'interno del quale si muove l'agire quotidiano. Schütz sottolinea l'importanza dei sistemi dei segni, primo fra tutti il linguaggio, per la costituzione del mondo sociale, individuando chiaramente l'oggetto di base della sociologia nel rapporto tra azione e forme di mediazione simbolica e mostrando che la realtà sociale è il prodotto delle rappresentazioni e delle interazioni dei membri della società stessa.