I climi nivali
I climi nivali si estendono a nord del Circolo Polare Artico e sono caratterizzati, oltre che da una temperatura media inferiore ai 10 °C nel mese più caldo, da scarse precipitazioni (soprattutto a carattere nevoso), a causa del persistere dell'alta pressione sul polo e di una scarsa umidità atmosferica; comprendono due tipi climatici: il clima della tundra e il clima polare.
Il clima subpolare è detto anche clima seminivale, o della tundra; durante l'estate, breve e fresca, lo strato più superficiale del suolo, che per il resto dell'anno è gelato, sgela, permettendo la crescita di poche specie vegetali, soprattutto erbacee; lo strato più profondo del suolo rimane, invece, ghiacciato e costituisce il cosiddetto permafrost (permanentemente gelato). L'associazione vegetale tipica di questo clima è la tundra, in cui sono presenti prevalentemente erbe, muschi e licheni e solo sporadicamente qualche betulla o salice di pochi decimetri di altezza. Nell'emisfero boreale, il clima subpolare interessa il nord della Siberia, le isole del mar Glaciale Artico, il Nordamerica, dall'Alaska al Labrador; nell'emisfero australe solo alcune isole più vicine all'Antartide, quali le Falkland e le Orcadi.
Il clima polare è detto anche clima nivale ed è tipico delle calotte glaciali della Groenlandia e dell'Antartide; in tutto l'anno non si superano mai gli 0 °C e il suolo rimane perciò permanentemente coperto di neve e ghiaccio. Le precipitazioni sono scarse, ma si accumulano completamente. La vegetazione è assente.