Introduzione
Il Quattrocento avvia il movimento rinascimentale celebrando, soprattutto nelle arti figurative, nell'architettura e nella letteratura, la classicità greca e latina. Tuttavia, ciò non poté accadere nell'ambito della musica, mancando i documenti dell'antichità musicale greca, sicché questa non poteva certo proporsi o fungere come modello. Per tale motivo, il Quattrocento e il Cinquecento non rappresentarono affatto, come invece si suol dire per le lettere e le arti figurative, una rottura rispetto ai modelli medievali: al contrario, la musica proseguì sviluppando l'itinerario iniziato nel Trecento, moltiplicando e ampliando le vie formali percorse dalla polifonia. Solamente verso la fine del XVI secolo, mentre veniva sfumando il vasto e decisivo fenomeno dominante la musica quattro-cinquecentesca, e cioè la scuola cosiddetta "franco-fiamminga" o "borgognona-fiamminga", fiorì in Italia una certa rinascita musicale dell'orientamento classicistico, desiderosa del ripristino di prassi e teorie antiche.