Nuove tendenze letterarie
In sintesi
Redazione De Agostini
La poesia | Uno svecchiamento generale dei canoni poetici venne dal movimento d'avanguardia denominato “Gruppo di Vienna”, composto da radicali sperimentatori linguistici capaci di tecnicismi e capricci verbali per liberare le parole dalle codificazioni standardizzate della comunicazione e del sistema letterario. Fondatore e principale esponente di questo gruppo è stato A.C. Artmann, richiamatosi nella sua opera tanto alle suggestioni e conquiste del surrealismo e del dada, quanto alla tradizione della commedia dialettale viennese. |
La prosa | Si rinnovò abbandonando i moduli espressivi legati al punto di vista unico dell'io narrante e i criteri stilistici del realismo. Tra gli autori: Wiener e Becker, Bernhard e Handke. |
Bernhard | “Scrittore di un solo libro”, le sue opere si caratterizzano per la scansione ossessiva dello stile e l'originale nichilismo teorico-tematico, evidente nella presentazione di una realtà desolata e disgregata, popolata da folli, malati e criminali. Assai significativi in tal senso i suoi drammi, ambientati in spazi chiusi, luoghi di isolamento e segregazione, ove si muovono individui fossilizzati nella ripetitività meccanica di gesti e parole. Il discorso indiretto è la cifra della prosa di Bernhard e la citazione la base teorica e stilistica della sua narrativa, costruita su resoconti minuziosi di vicende dell'io narrante e, più spesso, di discorsi altrui. Opere più importanti: i romanzi Gelo, Perturbamento, Il soccombente, i volumi dell'autobiografia. |
Handke | Sulla scia del nouveau roman, inizialmente ha rifiutato le forme tradizionali del romanzo finalizzate a perseguire l'illusione di realtà, rigettando il realismo ingenuo della rappresentazione e spezzando ripetutamente il filo del racconto (L'ambulante; La paura del portiere prima del calcio di rigore). Una ricerca sulla funzione del linguaggio è alla base anche dei suoi primi lavori teatrali (Insulti al pubblico; Kaspar). Nella produzione successiva ha apparentemente rivalutato i moduli espressivi classici ricollocandosi nel solco della tradizione (Breve lettera del lungo addio; Infelicità senza desideri). Del 1975 è il racconto-sceneggiatura Falso movimento, scritto per il film omonimo di Wim Wenders e ripreso dal “Wilhelm Meister” di Goethe. Un nuovo mutamento di prospettiva è subentrato con Lento ritorno a casa lo scrittore si propone di “narrare del mondo buono celato e sempre celantesi”. |