Il romanzo del dopoguerra
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- L'anticonformismo e l'impegno civile di Böll
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L'anticonformismo e l'impegno civile di Böll
Heinrich Böll (Colonia 1917 - Langenbroich 1985), cresciuto in ambiente cattolico, dovette interrompere gli studi durante la seconda guerra mondiale perché mandato al fronte. Tornato dalla prigionia alla fine del 1945, visse per qualche tempo di lavori occasionali, coltivando al tempo stesso la letteratura. Tra i fondatori del Gruppo '47, nel 1951 decise, dopo la pubblicazione dei suoi primi due volumi, di vivere come scrittore di professione. Ebbe negli anni successivi numerosi riconoscimenti, culminati nel conferimento del premio Nobel (1972).
Negli ultimi anni prese attivamente parte al movimento contro il riarmo e intervenne sempre più spesso nel dibattito politico. Ma tutta la sua narrativa fu segnata da una polemica, anche aspra e sarcastica, sull'assetto politico della Germania postnazista.
La produzione narrativa
Narratore di felice inventiva e spiccata riuscita nei racconti brevi, Böll raccolse le sue prime prove (tra cui Il treno era in orario, Der Zug war pünktlich, 1949), pubblicate su riviste a partire dal 1947, nel volume Viandante, se vieni a Spa... (Wanderer, kommst du nach Spa..., 1950), a cui seguì il romanzo breve Dov'eri, Adamo? (Wo warst Du, Adam?, 1951). Tema centrale di questi testi è il disorientamento dell'individuo nel caotico periodo della ricostruzione; tuttavia, accanto agli elementi comuni un po' a tutta la letteratura postbellica, Böll enuclea già il suo motivo forse più tipico: l'invadenza e la sopraffazione che i meccanismi collettivi e spersonalizzanti propri della società industriale totalitaristica esercitano ai danni dell'individuo, sempre più minacciato nella sfera della sua libertà e del quale Böll vuole invece salvaguardare in ogni caso la dignità, il dolore, le debolezze. La lingua impiegata dall'autore è essenziale, i costrutti semplici, la narrazione fluida, secondo una formula che si può accostare a quella del neorealismo italiano, anche se il racconto di Böll rimane quasi sempre marcato da una godibilissima vena beffarda. Più ampio e complesso il romanzo E non disse nemmeno una parola (Und sagte kein einziges Wort, 1953), in cui una crisi coniugale è osservata dalle differenti prospettive di marito e moglie. Biliardo alle nove e mezzo (Billard um halbzehn, 1959) presenta già la caratteristica situazione bölliana di due gruppi contrapposti di individui, gli uni che, legati al ricordo e alla sofferenza, rifiutano il successo materiale o la carriera a tutti i costi, e gli altri che invece hanno “scannato il ricordo” pur di raggiungere posizioni di potere. Il romanzo più efficace di questa prima fase della produzione di Böll è però Opinioni di un clown (Ansichten eines Clowns, 1963), lungo monologo di un saltimbanco, figlio ribelle di un miliardario, caparbio ed emotivo, che rivolge un bruciante atto d'accusa contro chi gli ha sottratto la donna amata, spingendola, nel nome del perbenismo borghese, a lasciarlo per sposare un cattolico influente. Nel 1971, un anno prima di ottenere il premio Nobel, Böll pubblicò quello che è generalmente considerato uno dei suoi libri migliori, Foto di gruppo con signora (Gruppenbild mit Dame), e che pure mostra la difficoltà dell'autore a prendere il passo più lungo e lo sguardo solitario e lungimirante del romanziere. La vicenda, narrata con maestria e garbata ironia, ha come protagonista Leni Pfeiffer, vedova di guerra in serie difficoltà finanziarie; la sua scelta di subaffittare alcune camere del suo appartamento a portoghesi e turchi fornisce ai parenti il pretesto per tentare di sfrattarla e di speculare sulla vendita dell'immobile. I ripetuti sguardi retrospettivi fanno del romanzo una sorta di affresco storico del periodo 1922-70, mentre al centro dell'attenzione resta pur sempre il pacato, utopico atteggiamento di rifiuto della protagonista, eroina di innocente passionalità, eterodossa e laicizzata santa cristiana. Il romanzo successivo, L'onore perduto di Katharina Blum (Die verlorene Ehre der Katharina Blum, 1974), il testo più letto di Böll, è un violento attacco alla stampa scandalistica condotto sulla scorta di un fatto di cronaca. Assedio preventivo (Fürsorgliche Belagerung, 1979) presenta una società sotto il controllo assoluto dell'apparato statale, e segna quindi un'accentuazione della visione negativa di Böll, il quale andava intanto suscitando, con i suoi interventi pubblici, animate polemiche per le sue simpatie, vere o presunte, nei confronti dell'estrema sinistra. Contro i politici di Bonn è diretto l'ultimo romanzo di Böll, apparso postumo, Donne con paesaggio fluviale (Frauen vor Flusslandschaft, 1986), che non ha, come il precedente, incontrato il favore della critica.