C
Canticum | qualsiasi tipo di "canzone, aria cantata"; è termine tecnico per le parti cantate delle opere drammatiche in opposizione alle parti recitate e in particolare a quelle recitate senza accompagnamento musicale. In particolare nella palliata romana i cantica sono prevalentemente degli "a solo" di singoli attori. |
Carme | componimento poetico, originariamente di carattere rituale o solenne, in seguito di genere più vario. Può essere anche cantato e recitato. |
Catalèttico | catalessi vale "sospensione, cessazione", perciò catalettico è detto di un verso in cui è soppresso qualcosa, una o due sillabe, alla fine. |
Catarsi | "purificazione", effetto di liberazione dalle passioni che, secondo la teoria aristotelica, la poesia tragica produce sui suoi destinatari. |
Centone | componimento poetico composto con versi o parti di versi di un autore famoso, adattati ad altri significati. L'abilità sta nel produrre un insieme coerente ed, eventualmente, significati nuovi rispetto a quelli dei contesti originali da cui si cita. |
Cesura | da caedo (taglio). Pausa ritmica di un verso che, nella metrica classica, cade alla fine di una parola, ma sempre all'interno di un piede, e divide il verso in due emistichi. Nella metrica moderna cade in diverse sedi, secondo il senso e il ritmo del verso. |
Chiasmo | disposizione incrociata di elementi della frase che si corrispondono, e formano lo schema A B B A. Per esempio: "satis eloquentiae, sapientiae parum" (Sallustio). |
Clàusola | la parte terminale di un verso, di un enunciato, di un discorso. |
Climax | figura retorica che consiste nel disporre i termini di un discorso graduandoli con sempre maggior forza (uri vinciri verberari). La progressione contraria, discendente, è detta anticlimax (si veda). |
Coliambo (o scazonte) | "giambo zoppo": forma particolare del trimetro giambico, che presenta una lunga irrazionale nella penultima sillaba del verso (detto perciò "zoppicante"). Era chiamato anche ipponatteo perché adoperato dapprima dal poeta greco Ipponatte (VI secolo), che lo usò nelle sue poesie ingiuriose, o scazonte che in greco significa appunto zoppicante. |
Concinnitas | ricerca di equilibrio nella struttura artistica del periodare (tipica per esempio dello stile di Cicerone); interessa la distribuzione delle parole e l'architettura compositiva del discorso. |
Contaminatio | nella filologia dei moderni, indica il procedimento di fondere assieme due o più modelli; la fortuna del termine deriva dalla poetica di Terenzio, che difende contro i suoi critici la legittimità di questa operazione condotta sui modelli teatrali greci delle sue opere. |
Corpus | gruppo di testi o di documenti che ci sono stati tramandati insieme; o anche insieme di testi accomunati dalla paternità di un unico autore, o attribuiti a un unico autore. |