L'illuminismo
In sintesi
Redazione De Agostini
Verso l'illuminismo | Nei primi decenni del Settecento il puritanesimo si intreccia con gli elementi provenienti dalle nuove posizioni empirico-razionalistiche. La ragione non è più vista solo come strumento, ma come fonte stessa della verità ed è sempre più evidenziato il suo rapporto con Dio. |
Il "grande risveglio" | Fra il 1739 e il 1742 l'America è scossa dal great awakening, un movimento di revivalismo religioso diffuso da alcuni predicatori che esortano a ritornare a una pienezza di fervore religioso. Jonathan Edwards (1703-1758) ne è una delle figure più rappresentative con i suoi sermoni. Al tempo stesso, si rivela sensibile al metodo della "ricerca sperimentale" e teso alla presentazione "sensibile" della realtà soprannaturale. |
Franklin | Benjamin Franklin (1706-1790) è il primo americano illustre di statura europea, poliedrico illuminista, inventore, scienziato, giornalista, musicista, diplomatico, autodidatta geniale. Nell'Autobiografia (1867) delinea la figura del nuovo self-made man americano. Interessante e popolare anche il suo Almanacco del povero Riccardo, pubblicato nel 1733, repertorio di massime morali e pragmatiche. |
Crèvecœur | Michel-Guillaume-Jean de Crèvecœur (1735-1813) scrive una serie di saggi sull'America ispirati dai suoi viaggi e dall'esperienza come agricoltore. In Lettere di un agricoltore americano conia la duplice definizione peculiare dell'americano come uomo di frontier (frontiera geografica e mentale) e uomo di melting pot (crogiolo di razze). |
Jefferson | Thomas Jefferson (1743-1826), terzo presidente degli Stati Uniti, è ricordato per la stesura della Dichiarazione d'Indipendenza e dello statuto della Virginia sulla libertà religiosa. Nelle sue lettere e nei trattati mostra sempre interesse per le conseguenze pratiche delle idee. |
La letteratura del periodo rivoluzionario | La prosa di questo periodo è ancora poco "letteraria", costituita com'è da opere, libelli, giornali d'impegno politico. Il testo decisivo nel dare la spinta alla rivoluzione fu Senso comune (1776) di Thomas Paine (1737-1809), nel quale l'autore chiede all'Inghilterra il riconoscimento di fatto dell'indipendenza delle colonie. |
La poesia | La necessità di definire poeticamente l'identità americana e i futuri destini dell'America genera una serie di composizioni in cui predominano la tendenza all'oratoria e il distacco eroico (T. Dwight, J. Barlow, R. Aslop). Philip Freneau (1752-1832) scrive versi appassionati, venati di preromanticismo, in favore della rivoluzione americana. Fra i poeti settecenteschi è l'unico a impiegare un linguaggio di raffinata semplicità. Opere: La galera britannica (1771), Il cimitero indiano (1775), Il caprifoglio selvatico (1786). |
Il teatro | La prima commedia "regolare" prodotta in America è Il contrasto (1787) di Royall Tyler (1757-1826), commedia umoristica che si riallaccia al teatro inglese della Restaurazione. La prima tragedia composta in America è The prince of Parthia (1767) di Thomas Godfrey (1736-1763). |
La narrativa | Il primo scrittore di professione è Charles Brockden Brown (1771-1810), che nei suoi romanzi offre lo spaccato di un'epoca per la quale la letteratura aveva ancora un fine didattico (Arthur Mervyn, 1799; Ormond, 1799; Clara Howard, 1801). |