Gli inizi della narrativa
Gli anni della rivoluzione indirizzarono la letteratura verso una scrittura confessionale, del genere captivity tales , che però alla prigionia presso gli indiani sostituì quella da parte degli inglesi e la deportazione in Europa. Parallelamente, assumeva un'importanza fondamentale nell'immaginario americano l'elemento dell'esplorazione della "terra vergine", il viaggio verso l'Ovest, che sollevava la naturale vocazione epica americana attraverso il principio di una rigenerazione simbolica, anche se spesso non venivano tralasciati tratti e simboli violenti. Si diffusero anche gli almanacchi, che con le loro informazioni più disparate (informazioni cartografiche, astrologiche, meteorologiche, consigli utili per l'agricoltore, economia domestica, ricette alimentari, superstizioni, detti popolari) costituirono un background comune di nozioni varie, atteggiamenti e racconti. Il Poor Richard's almanack di B. Franklin ebbe una notevole importanza nel contribuire alla popolarità di tali pubblicazioni, che venivano distribuite soprattutto dai venditori ambulanti.
Il romanzo vero e proprio apparve in ritardo rispetto alla tradizione narrativa europea: il "primo romanzo americano" fu l'anonimo The power of sympathy, or the triumph of nature (Il potere della simpatia, o il trionfo della natura, 1789), attribuito a William Hill Brown (1765-1793), pubblicazione che infranse un altro tabù: l'ostilità agli intrecci e artifici narrativi.
Dopo una serie di opere satiriche e picaresche, con Charles Brockden Brown (1771-1810) si incontra il primo scrittore di professione e la prima apertura popolare alla letteratura. I suoi romanzi risentono di molte influenze inglesi (in particolare del romanzo gotico) e offrono lo spaccato di un'epoca per la quale la letteratura doveva ancora avere un fine didattico. I modelli inglesi vengono però rielaborati in un'ottica simbolizzante, che sembra preannunciare certe atmosfere di N. Hawthorne ed E.A. Poe. Tra le sue opere: Alcuin (1798), dialogo sui diritti delle donne; la storia macabra di Wieland, or the transformation (Wieland, o la trasformazione, 1798); i romanzi d'amore Arthur Mervyn (1799), Ormond (1799), Edgar Huntly (1799), Clara Howard (1801), Jane Talbot (1801).