La poesia: Tennyson e Browning
In sintesi
Redazione De Agostini
Tennyson | Alfred Tennyson (1809-1892) nasce a Somersby e riceve un'ottima educazione sotto la guida del padre. Studia a Cambridge; con la pubblicazione delle sue raccolte poetiche ottiene una notevole fama e viene considerato il più grande poeta del tempo, venendo anche nominato Poeta Laureato alla morte di Wordsworth. Viene sepolto nell'abbazia di Westminster. |
Le opere | Le raccolte Poesie soprattutto liriche (1830), Poesie in due volumi (1842), In memoriam (1850), Maud e altre poesie (1855), Idilli del re (1859), Enoch Arden (1864); i drammi storici La regina Mary (1875), Harold (1877) e Beckett (1884). |
I temi | Sue caratteristiche peculiari sono uno spirito elegiaco, la musicalità del verso, la padronanza della tecnica. Le sue liriche esprimono gli atteggiamenti dominanti dell'età vittoriana: patriottismo, attaccamento alle tradizioni, convinzione del fine morale e didattico dell'arte, preoccupazioni derivanti dal contrasto fede-scienza. |
Browning | Robert Browning (1812-1889) nasce a Londra e non riceve un'istruzione regolare ma è un avido lettore. Studia il greco, il latino, l'italiano, il francese e il tedesco. Nel 1846 si sposa segretamente con la poetessa Elizabeth Barrett e fugge con lei in Italia, a Firenze, dove rimane fino alla morte di lei. Ritornato a Londra, scrive le opere che gli procurano una vasta fama; muore a Venezia. |
Le opere | I poemetti Pauline (1883), Paracelsus (1835) e Sordello (1840); le raccolte Liriche drammatiche (1842), Uomini e donne (1845), Dramatis personae (1864), il poema L'anello e il libro (1868-69); Pacchiarotto (1876), Idilli drammatici (1879-80), Giocoseria (1883) e Asolando (1889). |
I temi | Suo interesse primario è il dramatic monologue, ovvero l'esplorazione e la rappresentazione in forma drammatica, quasi teatrale, della vita e dei conflitti interiori. Egli eccelle nell'osservare e trasfigurare il quotidiano in materia poetica e nel restituire vigore colloquiale alla poesia inglese. |
I preraffaelliti | Termine assunto nel 1848 da sei giovani pittori, che fondano la "Pre-Raphaelite Brotherhood" e traggono ispirazione da soggetti medievali, storici e religiosi. La loro tendenza verso una visione estetica dell'arte fa di questo gruppo l'anello di collegamento tra il romanticismo e il movimento estetico della fine del XIX secolo. Con la pubblicazione del periodico "The Germ", nel 1850, il gruppo si occupa anche di poesia. |
Rossetti | Dante Gabriel Rossetti (1828-82), pittore e poeta, è il miglior rappresentante del movimento preraffaellita: influenzato da Dante e dai poeti stilnovisti, da Shelley, Keats, Tennyson, Poe e dal romanzo gotico. Caratteristica la sua inclinazione a identificare i dati materiali con l'elemento eterno e spirituale derivatagli dall'influenza dantesca. Opere: le raccolte Poesie (1870) e Ballate e sonetti (1881). |
Morris | William Morris (1843-96), poeta, scrittore, pittore, autore di prosa critica (incentrata sulla funzione dell'arte e poi su problemi sociali e politici) compone dapprima opere di ispirazione preraffaellita (Il paradiso terrestre, 1868-70; Sigurdo il volsungo, 1876), mentre nelle ultime mostra idee ispirate dal socialismo. |
Swinburne | Algernon Charles Swinburne (1837-1909), amico e ammiratore di Rossetti, compone dapprima opere preraffaellite, ma presto la sua forte personalità lo indirizza verso posizioni più personali. Con lui la poesia inglese si muove decisamente verso l'estetismo e il decadentismo: egli sostiene la completa indipendenza della poesia da ogni fine morale o didattico. Opere: le raccolte Poesie e ballate (1866), Canti antelucani (1871) e importanti prose critiche. |
Hopkins | La lirica, raccolta in Poesie (1918), di Gerard Manley Hopkins (1844-1889), testimone di una complessa esperienza religiosa, si distacca decisamente dalla produzione poetica vittoriana per un linguaggio poetico totalmente nuovo, che sostituisce alla prolissità e al languore vittoriani energia e vigore, mirando ad avvicinarsi il più possibile al linguaggio colloquiale. |
Gli altri poeti vittoriani | Matthew Arnold (1822-1888); George Meredith; Elizabeth Barrett Browning (1806), Arthur Hugh Clough (1819-1861), James Thomson (1834-1882), Edward Fitzgerald (1809-1883), Christina Rossetti (1830-1894), Coventry Patmore (1823-1896). |