Il romanzo moderno
- Introduzione
- La nascita del romanzo
- Daniel Defoe, la memoria autobiografica
- Samuel Richardson, il romanzo epistolare
- Henry Fielding
- Gli altri romanzieri del secolo
- Il romanzo di fine secolo
- Riepilogando
Samuel Richardson, il romanzo epistolare
Samuel Richardson (1689-1761) è ritenuto con Defoe il fondatore del romanzo inglese, in particolare del romanzo sentimentale nella forma epistolare. Ma l'elemento che lo differenzia da Defoe è l'attenzione per la complessità della personalità umana, per il carattere dei personaggi, per il conflitto tra moralità e ambizioni mondane: con lui il romanzo inglese giunge a piena maturazione.
La vita
Nato nel Derbyshire, non compì studi regolari per le ristrettezze economiche della famiglia. Cominciò a lavorare giovanissimo come apprendista tipografo; nel 1719 aprì a Londra una propria tipografia, che divenne una delle più importanti della città, consentendogli di intrattenere relazioni con letterati e scrittori e di ottenere buoni guadagni. Ebbe una vita privata assai infelice: rimase vedovo due volte e perse otto dei suoi dodici figli. Morì a Londra.
L'opera narrativa
Fino al 1739 Richardson si era limitato a lavori di compilazione e di adattamento di lavori altrui; in quell'anno due amici librai gli chiesero di redigere una raccolta di lettere che servissero come modello alla gente del popolo per scrivere in modo appropriato e che, al tempo stesso, contribuissero alla sua formazione morale. Da questa proposta nacque uno dei romanzi epistolari più famosi di tutta la letteratura europea: Pamela, or virtue rewarded (Pamela, o la virtù ricompensata, 1741). In esso, attraverso la corrispondenza con i genitori, una giovane domestica narra come, insidiata dal padrone, il signor B., riesca a difendersi con molta astuzia, a farlo innamorare di sé e a sposarlo. Pubblicato anonimo, il romanzo ebbe un grande successo di pubblico sia per il contenuto ideologico, in accordo perfetto con la morale realistica della piccola borghesia e della gente semplice del popolo, sia per l'approfondimento psicologico dei personaggi e dei loro sentimenti. La seconda parte del romanzo, aggiunta nel 1742, descriveva la vita della coppia ideale, la loro perfetta felicità; però, nel sottolineare il valore etico del matrimonio Richardson mostrò un'eccessiva prolissità moralistica che rallenta notevolmente la narrazione.
Nel successivo capolavoro Clarissa, or the history of a young lady (Clarissa, o la storia di una fanciulla, 1747-48) la protagonista è una giovane di buona famiglia, corteggiata da un giovane libertino: la vicenda ha uno svolgimento drammatico, perché la fanciulla viene rinchiusa in una casa di malaffare, e si conclude con la morte dell'eroina, mentre il giovane viene ucciso in duello da un cugino della protagonista. La trama complessa e ben congegnata permette a Richardson di descrivere un conflitto morale più ricco di quello di Pamela. Anche qui la forma del romanzo è quella epistolare, ritenuta la più adatta a esprimere il fluttuare dell'emozione in un conflitto morale. Richardson mostra una notevole attenzione per l'ambiente sociale e non dimentica mai le differenze di classe: le sue vicende morali si delineano sempre sullo sfondo di rapporti sociali e la virtù è costantemente legata alla reputazione e alla prudenza.
Anche il terzo romanzo The history of sir Charles Grandison (La storia di sir Charles Grandison, 1753-54) in sette volumi, è scritto in stile epistolare e offre il ritratto di un perfetto gentleman, che, dopo molte vicende, riesce a sposare la donna che ama. L'opera è meno interessante delle precedenti anche perché l'ambiente è quello dell'alta società, non familiare all'autore.
La fortuna
Tutta l'opera narrativa di Richardson ebbe un notevole successo: Pamela fu ristampato varie volte e tradotto in molte lingue. Molti ammiratori, e soprattutto ammiratrici, lo presero come consigliere spirituale e maestro, ritenendolo lo scrittore che meglio di chiunque altro aveva espresso gli ideali morali della nuova classe media.