Il romanzo moderno
- Introduzione
- La nascita del romanzo
- Daniel Defoe, la memoria autobiografica
- Samuel Richardson, il romanzo epistolare
- Henry Fielding
- Gli altri romanzieri del secolo
- Il romanzo di fine secolo
- Riepilogando
Daniel Defoe, la memoria autobiografica
Daniel Defoe (1660-1731), prolifico giornalista e scrittore, è considerato uno dei pionieri del romanzo moderno. Perfetto rappresentante della borghesia in ascesa, egli espresse con un linguaggio semplice e aderente alla realtà i valori dell'intraprendenza e dell'ottimistica laboriosità.
La vita e le opere
Nacque a Londra da una famiglia protestante presbiteriana ed ebbe un'educazione religiosa assai rigida. Studiò per qualche anno al Dissenter's College di Stoke Newington, poi si dedicò al commercio, spesso con progetti finiti in disastri finanziari. Nel 1701 pubblicò la satira in versi The true born Englishman (L'inglese autentico), nella quale legittimava l'ascesa al trono inglese del re olandese Guglielmo d'Orange, sostenendo l'origine composita dello stesso popolo inglese. Nel 1702 pubblicò The shortest way with the dissenters (Il metodo più sbrigativo per farla finita con i dissidenti), un pamphlet in cui l'apparente appoggio a dure misure contro i dissidenti mascherava in realtà un attacco contro l'atteggiamento di intolleranza religiosa dei tories anglicani. A causa di quest'opera Defoe fu accusato di sedizione e imprigionato. Liberato grazie all'influente politico Robert Harley, un tory moderato, iniziò la carriera di giornalista e di agente segreto per il governo. Fondò il periodico "The Review" (La rassegna, 1704-1713), nel quale si occupò di argomenti come il commercio, il denaro, le tasse, la libertà di stampa. Sin dal principio, però, egli si rese conto che, per attirare l'attenzione di un vasto pubblico, era necessario trattare argomenti più leggeri, così creò nel giornale una sezione in cui l'osservazione di fatti, notizie e libri contemporanei gli servì da spunto per scrivere numerosi saggi sui costumi del tempo, diventando il più importante predecessore del giornalismo di Addison e Steele. Nel 1706, con il resoconto realistico di un avvenimento soprannaturale, A true relation of the apparition of one Mrs. Veal (Fedele relazione dell'apparizione di una certa signora Veal), Defoe rivelò per la prima volta le sue doti di narratore. All'età di quasi sessant'anni egli decise di dedicarsi al romanzo e scrisse la serie dei suoi capolavori. Durante gli ultimi anni della sua vita ritornò a occuparsi di problemi sociali, politici ed economici in opere quali The complete English tradesman (Il perfetto commerciante inglese, 1726-27) e A tour through the whole island of Great Britain (Un viaggio per l'isola della Gran Bretagna, 1724-27), di religione e occultismo. Morì mentre stava lavorando a una nuova stesura di The complete English gentleman (Il perfetto gentiluomo inglese).
I romanzi
Defoe scrisse il suo primo romanzo, The life and strange surprising adventures of Robinson Crusoe (La vita e le strane sorprendenti avventure di Robinson Crusoe), nel 1719. L'opera è basata in parte su un fatto di cronaca: le avventure del marinaio scozzese Alexander Selkirk, vissuto completamente solo su un'isola deserta per quattro anni. Arricchendo questo fatto con materiale tratto da libri di viaggio e con invenzioni proprie, Defoe racconta, in prima persona, la storia di un mercante inglese, che per sfuggire a una vita mediocre si mette in mare a cercar fortuna e naufraga su un'isola deserta. In quell'isolamento, però, egli si sforza di ricostruire le più semplici strutture della civiltà che ha abbandonato; suoi soli compagni sono Dio e, in seguito, l'indigeno Venerdì. Ogni risultato ottenuto dal protagonista è strappato alla natura e solamente attraverso la fatica e la perseveranza egli può riscoprire, nelle condizioni più avverse, il valore e la dignità della civiltà materiale. Crusoe non è un avventuriero, ma un mercante guidato dalla prudenza e dal buon senso; sua finalità non è la gloria ma il risultato concreto, da perfetto rappresentante della classe sociale di origine e della sua mentalità. Robinson Crusoe, il primo romanzo popolare inglese con tratti differenti dai fabliau e dai racconti allegorici o romanzeschi, ebbe subito un grandissimo successo anche europeo e rivelò la capacità dell'autore di organizzare e presentare la materia narrativa, di creare l'illusione della verità attraverso la minuta descrizione dei dettagli: egli voleva, infatti, che i suoi romanzi fossero letti come un reportage della vita reale.
Nel corso di sei anni Defoe scrisse gli altri suoi romanzi. Farther adventures of Robinson Crusoe (Le ulteriori avventure di Robinson Crusoe, 1719) è la continuazione del suo capolavoro, ma assai inferiore per qualità e successo. Captain Singleton (1720) racconta le avventure di un pirata che diventa un rispettato benestante. Altro capolavoro è Moll Flanders (1722), sotto forma di autobiografia di una prostituta alla fine riscattatasi: scrivendo con forte realismo, Defoe si rivela un ottimo conoscitore della vita sociale ed economica del tempo; anche Moll Flanders, come Robinson, non è ancora un personaggio pienamente sviluppato e sembra vivere le proprie esperienze più come figura in un contesto sociale che come essere umano capace di agire e soffrire. Minori sono Colonel Jack (1722), Lady Roxana (1724) e Captain George Carlton (1728). In quegli anni Defoe pubblicò anche A journal of the plague year (Diario dell'anno della peste), un'avvincente descrizione della grande pestilenza del 1665.