Introduzione
Il periodo immediatamente seguente la Restaurazione, e che coincide con i primi anni del secolo, viene definito "età augustea", perché Londra diventa la capitale di un sempre più vasto impero coloniale e per la raffinatezza della sua cultura si sente l'erede della Roma imperiale.
I migliori poeti e artisti raggiungono il perfetto equilibrio tra la forma classica e la realtà attraverso l'"imitazione" e le canzonature (le mock forms), in cui la purezza della forma contrasta con la rappresentazione del disordine della realtà quotidiana. Anche la satira si ispira ai modelli classici e, come mai prima in Inghilterra, riveste un ruolo così centrale per la capacità di fare proprie la visione tragica e quella eroica.
L'affermarsi del romanzo costituisce un avvenimento letterario di grande portata: si approfondisce l'esplorazione dell'io e dell'identità dei personaggi, si intensifica il desiderio di dare veridicità alle storie narrate.
La crescente diffusione del gusto per il sentimento, dopo la metà del secolo, è il culmine di un lungo processo cominciato con il passaggio dai sistemi razionalistici secenteschi all'enfasi dell'"età augustea" sull'intuizione immediata: la realtà sta cominciando a diventare ciò che la mente umana crea. Nelle prime fasi, questo culto del sentimento si manifesta in poesia con un allontanamento dall'esperienza quotidiana per coltivare il sublime, cioè immagini che ispirino alla mente terrore e sgomento.