Itinerari della poesia
René Char
René Char (1907-1988), inizialmente surrealista, accolse la concezione esigente della poesia, tralasciando gli eccessi del movimento (Le marteau sans maître, Il martello senza padrone, 1934). Nel 1938 pubblicò Dehors la nuit est gouvernée (Fuori la notte è governata), in cui prese forma una sorta di poesia civile. Figura quasi leggendaria della Resistenza, ebbe dall'esperienza della guerra un'influenza che orientò la sua opera più decisamente verso una profonda moralità. Le raccolte quali Feuillets d'Hypnos (Fogli di Hypnos, 1946) rivelano un poeta solitario, che oppone al "furore" del mondo il "mistero" della poesia. Le poème pulvérisé (Il poema polverizzato, 1947), Poèmes et proses choisies (Poesie e prose scelte, 1957), Commune présence (Comune presenza, 1964), Le nu perdu (La nudità perduta, 1978) propongono un itinerario rigoroso e coerente, in cui la poesia appare sorgente di una bellezza capace di riconciliare l'uomo con il mondo. Poesia sensuale e misteriosa, difficile ma abbagliante, che rifiuta l'eloquenza o il lirismo disteso per concentrarsi in immagini dense, contratte ed efficaci, in cui i contrari si uniscono armoniosamente.