Itinerari della poesia
- Introduzione
- René Char
- Saint-John Perse
- Francis Ponge
- Yves Bonnefoy
- Jacques Prévert
- Michel Deguy
- Riepilogando
Jacques Prévert
Jacques Prévert (1900-1977), accostatosi per un certo periodo al movimento surrealista, se ne allontanò (1929) imboccando un percorso stilistico e tematico solitario, premiato da un successo di pubblico del tutto insolito. Accogliendo due istanze del surrealismo, ovvero il gusto di esplorare le infinite risorse del linguaggio e lo spirito di ribellione antiborghese e anticlericale, Prévert creò una poesia apparentemente semplice, spontanea e addirittura facile, che esprimeva sentimenti comuni e universali, quali l'amore, la fraternità, la rabbia, la malinconia, la tenerezza. Tra le raccolte poetiche si ricordano: Paroles (Parole, 1945); Histoires (Storie, 1948); La pluie et le beau temps (La pioggia e il bel tempo, 1955). Alcune sue poesie divennero testi di famose canzoni.