Gli attori della scena mondiale
In sintesi
Redazione De Agostini
Gli Stati | I primi attori mondiali sono Stati, il cui numero è eccezionalmente aumentato nel secondo dopoguerra sia per effetto della decolonizzazione, sia per la disintegrazione del mondo comunista. Il sistema degli Stati è fortemente verticalizzato tanto in termini demografico-territoriali (il 60% della popolazione mondiale si concentra in 10 Stati con oltre 100 milioni d'abitanti che occupano un territorio pari al 40% della superficie abitata del pianeta), quanto in termini economici e politico militari (G7, club nucleare, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'ONU). |
Le multinazionali | Si tratta di imprese con filiali in più paesi, e perciò dette anche transnazionali o multilocalizzate, che hanno assunto un peso crescente nell'economia mondiale negli ultimi decenni del '900 sotto forma di grandi società finanziarie presenti un po' in tutto il mondo (imprese globali o a rete). Nel loro insieme le multinazionali hanno un volume d'affari pari al 40% del PNL mondiale; mentre le prime 50 hanno un fatturato superiore al prodotto interno di molti Stati. La quasi totalità delle multinazionali è concentrata in tre aree: USA, Unione Europea e Giappone. Le società di quest'ultimo paese, le sogo sosha, sono tra le maggiori del mondo. |
Altri attori | In questa categoria rientrano sia entità istituzionali formali (dipendenze politiche, semistati), sia realtà informali, che a loro volta possono essere di due tipi: associazioni o gruppi di associazioni che si fanno portavoce delle istanze di minoranze nazionali e della società civile, e le lobbies (gruppi di pressione) economiche che rappresentano gli interessi del mondo degli affari presso Stati e organizzazioni internazionali. |