Il sistema mondo
"Nel breve intervallo di una vita umana la tecnica moderna ha bruscamente collegato in un'unità l'intero mondo abitato attraverso l'annullamento della distanza. Tutti i popoli, le culture, le comunità di fede sul globo terracqueo sono oggi, per la prima volta nella storia, in diretto contatto fisico tra loro. Tuttavia noi restiamo sul piano spirituale quasi altrettanto lontani quanto eravamo in passato. Ciò significa che stiamo entrando in una fra le epoche più pericolose in cui la specie umana abbia mai dovuto vivere. Noi dobbiamo già coesistere in stretto contatto con altri popoli prima ancora di avere imparato a conoscerci reciprocamente". Il grande storico inglese Arnold Toynbee scriveva queste parole quasi mezzo secolo fa, ma il loro contenuto è straordinariamente attuale come se da allora nulla fosse cambiato.
Eppure cinquant'anni fa il mondo si trovava in piena guerra fredda, attanagliato dai due blocchi politico-militari ed economici contrapposti, sovietico e americano, che se ne contendevano il dominio, e nessuno era in grado di prevedere l'ancor più brusca accelerazione che sarebbe stata impressa alla contrazione dello spazio mondiale dall'introduzione dei jet, dei voli spaziali, delle comunicazioni via satellite, o dal prepotente sviluppo del mass media e dall'avvento della telematica e della telefonia cellulare. Oggi termini come globalizzazione, mondializzazione o espressioni come "mondo villaggio", "mercato globale" fanno parte del linguaggio comune.
Molto dunque è cambiato dai tempi di Toynbee, ma al tempo stesso nulla sembra sia cambiato da allora al fondo delle cose.
Per districarci da questo apparente paradosso e dalla massa di dati e di fatti che gli stanno intorno, dobbiamo stabilire alcuni punti fissi di riferimento e seguire un filo conduttore. Un buon punto di partenza è quello di individuare quali sono i principali attori che operano oggi sulla scena internazionale e vedere se e in quale modo i loro rapporti e i loro ruoli sono cambiati nel corso del tempo e soprattutto in questo scorcio di millennio.