Roberto Ardigò
Il sacerdote Roberto Ardigò (Casteldidone, Cremona, 1828 - Mantova 1920) nel 1871 rinuncia al sacerdozio per aderire alla filosofia naturalistica e positivistica, di cui diviene il rappresentante più significativo in Italia. Riprende l'evoluzionismo di Spencer, ma se ne distingue perché nega la possibilità di un incondizionato inconoscibile, che egli riduce a una forma di conoscenza ancora indistinta. Nella Psicologia come scienza positiva (1870) insiste sul valore originale del fatto reale, sottratto al determinismo con la dottrina del "caso", per cui gli avvenimenti naturali e le azioni umane risultano imprevedibili e indeterminati. La morale dei positivisti (1885), in polemica con lo spiritualismo e il razionalismo, propone l'ideale sociale come migliore garanzia della morale. La scienza dell'educazione (1893) intende l'opera educativa come principio dello sviluppo dell'individuo.