John Stuart Mill
Figlio del filosofo inglese James, John Stuart Mill (Londra 1806 - Avignone 1873) studia in Francia e in Inghilterra, assimilando il pensiero del padre e di J. Bentham. Nel Sistema di logica (1843) indaga la validità delle proposizioni scientifiche e individua due tipi di ragionamento: il ragionamento induttivo, che va dal particolare all'universale, e il ragionamento deduttivo, che passa dal generale al particolare. Mill ritiene il metodo deduttivo utile per organizzare conoscenze già acquisite sulla base dell'esperienza, ma non per ricavare nuove conoscenze. La scienza deve essere modellata sull'esperienza e la forma tipica delle conclusioni scientifiche dev'essere quella induttiva. L'induzione viene concepita come la generalizzazione delle molteplici esperienze fatte. Che sia possibile la generalizzazione dell'esperienza è garantito a sua volta dalla fiducia nell'uniformità e nella regolarità della natura.
Il pensiero etico e politico
Mill cerca anche di fondare le scienze morali su basi scientifiche, persuaso che ciò sia possibile solo concependo l'uomo come essere naturale, di cui si può studiare l'uniformità e la regolarità dei comportamenti. Sul piano della teoria economica, sostiene che mentre le leggi della produzione non si possono modificare, si possono però cambiare le leggi della distribuzione delle ricchezze, in modo da garantire condizioni di vita più eque ai cittadini. In politica nel saggio Sulla libertà (1859) rifiuta il socialismo e sostiene la difesa dei diritti individuali, che si esplica in tre direzioni fondamentali: la libertà di coscienza, pensiero e parola; la libertà dei gusti e dei desideri; la libertà di associazione.