Rudolf Carnap
Il filosofo tedesco Rudolf Carnap (Ronsdoorf, 1891 - Santa Monica, California, 1970) partecipa al circolo di Vienna, insegna a Vienna e Praga e nel 1935, dopo l'avvento del nazismo, emigra negli Stati Uniti. Nella Costruzione logica del mondo (1928) Carnap affronta l'ambizioso progetto di "ricostruire" razionalmente la realtà a partire da alcuni concetti fondamentali, che corrispondono ai dati immediati, elementi vissuti ed elementari dell'esperienza, organizzati in modo logico-formale. Nella Sintassi logica del linguaggio (1934) abbandona il riferimento a questi dati elementari, affermando che ciò da cui parte la scienza sono gli "enunciati protocollari", cioè le proposizioni elementari la cui validità è garantita dalla registrazione di dati immediatamente sottoponibili a un rigoroso controllo intersoggettivo. Il sapere scientifico, quindi, è un insieme logicamente strutturato di enunciati linguistici, costruiti in modo formale-convenzionale. Non esiste più un unico linguaggio valido, ma tanti quanti se ne vogliono elaborare in base a determinate regole sintattiche (principio di tolleranza della sintassi, o principio di convenzionalità). Carnap abbandona la verificabilità come unico criterio di significanza degli enunciati e la sostituisce con un requisito più debole: la confermabilità, cioè una verifica empirica incompleta che rende legittima la credenza razionale nella verità di una certa proposizione. Successivamente (Introduzione alla semantica, 1942; Significato e necessità, 1947), Carnap liberalizza ancora di più le proprie posizioni, affermando che il linguaggio non può essere considerato solo a livello formale, come nella sintassi, perché è un sistema di atti e comportamenti finalizzato alla comunicazione, il cui significato si determina in relazione a ciò che i soggetti intendono esprimere (semantica).