La disoccupazione
Come abbiamo visto, la grave conseguenza socioeconomica del mancato raggiungimento della piena occupazione in un sistema economico è la disoccupazione. Questa si può definire la condizione di chi offre la propria attività lavorativa in cambio di un salario o stipendio e tuttavia non trova alcun impiego per un periodo di tempo prolungato.
Di fatto, come suggerisce le tabelle 1 e 2, nelle economie capitaliste, la piena occupazione rappresenta l'eccezione, non la regola.
Nel dato complessivo si confondono però fenomeni diversi per natura e per conseguenze. Gli economisti distinguono di solito quattro tipi di disoccupazione:
- Disoccupazione frizionale: corrisponde al tempo necessario perché datore di lavoro potenziale e persona in cerca di lavoro si incontrino. Dipende dalla diffusione dell'informazione e dal grado di efficienza dei servizi di collocamento.
- Disoccupazione strutturale: deriva dalla mancata coincidenza tra la qualità del lavoro domandato e di quello offerto. Gli interventi correttivi consistono nella modificazione qualitativa dell'offerta di lavoro attraverso corsi di riqualificazione professionale.
- Disoccupazione tecnologica: deriva dall'introduzione di tecniche risparmiatrici di lavoro. In generale è riassorbita dall'aumento degli investimenti, attratti dalla nuova tecnologia.
- Disoccupazione ciclica: è quella causata dall'entrata del sistema economico in una fase di recessione. Su di essa si può operare, come vedremo, con politiche di stabilizzazione.
Poiché le prime due forme di disoccupazione sono di natura microeconomica e la terza non ha carattere permanente, generalmente si considera raggiunta la piena occupazione quando la disoccupazione ciclica è pari a zero.
Tabella 1 Tassi di disoccupazione nei principali paesi avanzati (1983-2000) | ||||
PAESE | 1983 | 1990 | 1993 | 2000 |
USA | 9,6 | 5,6 | 6,9 | 4,0 |
Giappone | 2,7 | 2,1 | 2,5 | 4,7 |
Francia | 8,1 | 9,0 | 11,7 | 12,1 |
Germania | 7,7 | 4,8 | 7,9 | 8,1 |
Italia | 7,7 | 9,1 | 10,3 | 10,5 |
Gran Bretagna | 11,1 | 7,1 | 10,5 | 5,5 | Fonte: OECD, Employment Outlook, vari anni |
Tabella 2 Tassi di attività nei principali paesi avanzati (1990-2000) | ||||
PAESE | 1990 | 1996 | 2000 | |
USA | 76,5 | 77,1 | 77,2 | |
Giappone | 70,5 | 72,0 | 72,5 | |
Francia | 66,0 | 67,4 | 68,0 | |
Germania | 68,4 | 70,7 | 72,2 | |
Italia | 59,8 | 57,7 | 59,9 | |
Gran Bretagna | 77,8 | 76,1 | 77,6 | Fonte: OECD, Employment Outlook, vari anni |