La percezione delle informazioni uditive e vestibolari: l'orecchio

L'orecchio è l'organo dell'udito ma contiene anche l'apparato vestibolare, preposto alla percezione del movimento e dell'equilibrio spaziale del corpo.

L'orecchio è formato da tre parti: orecchio esterno, orecchio medio e orecchio interno (v. fig. 21.3).

L'orecchio esterno comprende il padiglione auricolare, cartilagineo, in cui si apre il condotto uditivo esterno, lungo 2-3 cm, che termina a livello della membrana timpanica.

Ha qui inizio l'orecchio medio, a struttura ossea, con diverse cavità rivestite internamente da membrana mucosa. Nell'orecchio medio si trova la catena degli ossicini (martello, incudine e staffa), deputata alla trasmissione dello stimolo sonoro dalla membrana timpanica fino all'orecchio interno. L'orecchio medio è anche in comunicazione con la cavità nasale tramite la tromba di Eustachio.

L'orecchio interno è formato da una serie di canalicoli all'interno della rocca petrosa dell'osso temporale, che nel loro insieme prendono il nome di labirinto osseo. All'interno del labirinto osseo si trova la coclea, da cui origina il nervo acustico. La coclea ha la forma di un guscio di chiocciola, il cui lume viene diviso in due canali paralleli: la scala vestibolare, che termina nella finestra ovale, e la scala timpanica, che termina nella finestra rotonda. Le due scale sono divise dalla membrana basilare, sede dell'organo del Corti.


   La funzione uditiva

Quando le onde sonore percorrono il canale uditivo esterno, comprimono le molecole d'aria in esso presenti, esercitando di conseguenza una pressione sulla membrana del timpano, che si incurva verso l'interno. Questo movimento mette in moto la catena degli ossicini, che trasmettono l'energia meccanica dalla membrana timpanica alla finestra ovale. L'onda di pressione del segnale sonoro si trasmette poi alla coclea, provocando la flessione della membrana basilare. Questo movimento fa vibrare le cellule ciliate dell'organo del Corti e genera un "potenziale di ricezione" che prosegue lungo le fibre efferenti fino al nervo acustico, che lo trasporta al cervello.


   La funzione vestibolare

La funzione vestibolare sovrintende alla percezione della posizione del capo e del corpo, alla regolazione del tono di alcuni muscoli e al controllo dell'equilibrio statico e dinamico del corpo. All'interno del labirinto osseo si trova anche l'apparato vestibolare, formato da tre canali semicircolari pieni di liquido (endolinfa) e da due rigonfiamenti alla base dei tre canali, contenenti cellule ciliate. Quando la testa si muove, l'endolinfa, per inerzia, tende a non spostarsi immediatamente, per cui le ciglia delle cellule ciliate vengono spinte contro la colonna di liquido relativamente ferma, e si flettono, dando origine al potenziale di ricezione.

La percezione della posizione del corpo rispetto alla forza di gravità è invece svolta dall'utricolo e dal sacculo, due concamerazioni poste sotto i tre canali, contenenti ciascuno grappoli di cellule ciliate inglobate in una massa gelatinosa.

Le ciglia si flettono secondo l'orientamento della testa.