I medici

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Una delle professioni più rispettate in Egitto era quella del medico, chiamato sunu. Molti nobili includevano qualche specializzazione medica tra i loro titoli. Alcuni dottori divennero assai noti grazie alla loro professione.

Il titolo di medico, così come si verificava per la maggior parte delle professioni, era ereditario. Le conoscenze venivano trasmesse di padre in figlio e poi perfezionate nelle Case di Vita, dove si studiava su antichi papiri. Le Case di Vita ritenute migliori erano quelle di Sais, Bubasti, Eliopoli e Abido. I medici seguivano rigorosamente le prescrizioni dei papiri. Tra i medici vigeva una sorta di gerarchia; i più importanti, infatti, erano quelli che lavoravano a corte, dove esisteva il ruolo di "Medico Capo del Sud e del Nord", una carica simile a quella di ministro della Sanità.
Durante l'Antico Regno (2686-2173 a.C.), i medici erano mantenuti dallo Stato e, in caso di guerre o di viaggi, l'assistenza medica era gratuita. I medici privati venivano pagati con le spezie. Mentre i medici di corte erano ben retribuiti, nei villaggi di operai, come Deir el-Medina, la categoria risultava inferiore a quella dei capi-operai. Vi fu un tempo in cui la fama dei medici egizi superò i confini del Paese. Il poeta greco Omero, nell'Odissea, dice: «Lì ogni uomo è un medico; ogni uomo sa meglio degli altri come curare ogni genere di malattia». Ramesse II inviò un suo medico a guarire un re ittita. Tuttavia, nell'antico Egitto si credeva che le malattie fossero generate dagli spiriti maligni, e così, quando la medicina falliva, si faceva ricorso alla magia.

Molti sacerdoti, e in modo particolare quelli della dea Sakhmet, non si occupavano solo di religione ma anche di medicina. Uno di questi sacerdoti medici fu Sabni. I sacerdoti di Sakhmet erano anche veterinari; tra i vari titoli di cui si fregiavano, c'era anche quello di "medico capo e scriba della parola di dio". Il primo medico dell'antico Egitto di cui si ha notizia è Hesire, nobile del faraone Desyre, della III dinastia. Hesire, contemporaneo di Imhotep, ricoprì la carica di "capo dei dentisti e dei medici" e fu anche scriba. Il titolo di medico compare nella sua tomba di Saqqara; ciò nonostante alcuni ritengono che fosse puramente onorifico e altri che Hesire avesse esercitato la professione di medico prima di accedere alla categoria.
Nell'Egitto antico, medici, dentisti e veterinari utilizzavano gli stessi strumenti. In un rilievo del tempio di Kom Ombo sono raffigurati alcuni di questi strumenti medici, tra i quali figurano forbici, seghe, sonde, coltelli, bende, forcipi e ampolline contenenti pomate e medicamenti. «La loro guida è Thot, che fa in modo che i rotoli parlino da sé, compila i trattati e impartisce le nozioni ai saggi e ai medici affinché questi seguano il suo cammino». Questo paragrafo, contenuto nel Papiro medico Ebers, mostra che medici e maghi godevano della protezione del dio Thot, inviato da Ra per proteggere gli uomini. Oltre a essere l'architetto del faraone Zoser e il costruttore della piramide di Saqqara, Imhotep fu il medico più famoso dell'antico Egitto. Durante la Bassa Epoca, a partire dalla XXVI dinastia, egli fu divinizzato, e questo fu uno dei rari casi in cui un umano riuscì a conseguire un tale onore. I Greci lo identificarono con Asclepio, il loro dio della medicina, Esculapio per i Romani. Il tempio che a Menfi fu dedicato a Imhotep era contemporaneamente sanatorio e scuola di medicina.