via

sf. e avv. [sec. XIII; latino via, corradicale di vehĕre, trasportare].

1) Sf., strada, per lo più di grande comunicazione: via comunale, statale; via diritta, piana; la Via Emilia è di origine romana. In particolare, strada interna a un centro urbano: una via centrale, periferica; una via molto frequentata, piena di negozi.

2) Qualunque passaggio o percorso che conduce da un punto a un altro nello spazio: aprirsi una via nella foresta, in mezzo alla folla; per far prima prese la via dei campi; le vie di comunicazioni; vie terrestri, marittime, fluviali; i grandi navigatori che tentarono per primi le vie del mare; “sgombrò primo le vie del firmamento” (Foscolo). In particolare: via libera, strada, passaggio aperto, percorribile; segnare, indicare via libera, che è possibile, permesso transitare; dare via libera, permettere il passaggio, il transito; fig., lasciare libertà di agire o di svilupparsi, non porre limiti.

3) Percorso che conduce a un dato punto, itinerario: indicare la via; seguire, prendere la via giusta; questa è la via più breve che conducealla vetta; fare via per, dirigersi verso; la via della droga, del tabacco, del petrolio, e sim., l'itinerario normalmente seguito dai commercianti o dai trafficanti per portare tali merci dal luogo di origine al luogo di smercio; pop.: (essere) di fuori via, forestiero. Con particolare riferimento al mezzo di trasporto o di comunicazione, per lo più nella loc. per via di (o semplicemente via): viaggiare, spedire una merce per via aerea, marittima, per via di terra; trasmettere una notizia via radio; immagini che giungono sul nostro teleschermo via satellite; andare da Milano a Pordenone via Mestre, passando per Mestre.

4) Cammino, viaggio; spazio che si percorre viaggiando: mettersi in via; sostare durante la via; “andiam, ché la via lunga ne sospigne” (Dante); in via, per via, durante il cammino; fig., di cosa che è in corso di compimento; essere in via di, in fase di, rif. a situazione che si va evolvendo in un dato modo: il malato è in via di guarigione; essere sulla via di, essere prossimo, propendere a comportarsi in un dato modo: è sulla via del pentimento; lett.: tra via, cammin facendo; dare la via, concedere di, o indurre ad andarsene.

5) Fig., modo di vivere, condotta morale: essere su una brutta via; mettersi, tornare sulla retta via. In particolare, itinerario seguito per inserirsi nel contesto sociale; carriera: prendere la via degli studi, degli affari; un diploma che ti apre molte vie. Più in genere, modo, mezzo per giungere a qualche cosa, per realizzare un dato scopo: cercare una via d'uscita; non c'è via di fargli capire la ragione; io non conosco vie migliori; trovare la via giusta; le vie del Signore sono infinite; via di mezzo, soluzione intermedia, compromesso; in particolare, procedimento, prassi che si segue per giungere a un dato scopo: ricorrere alle vie legali; inoltrare domanda per via gerarchica; passare a vie di fatto, alla violenza fisica; in via privata, confidenziale, attraverso un rapporto privato, confidenziale; per via di (popolare per via che), per mezzo, a causa di, per il motivo che: è stato assunto per via di certe conoscenze; resto in casa per via che aspetto gente; parenti, cugini, per via di madre, per parte della madre. Con accezione specifica, nel commercio dei cambi, procedimento seguito nel regolamento di un credito o debito in moneta estera: via della rimessa, quando l'operazione tra piazza negoziatrice e piazza negoziata si svolge mediante l'invio di una divisa in moneta della piazza negoziata; via della tratta, quando l'operazione tra le due piazze si svolge mediante l'emissione di un ordine di pagare in moneta della piazza negoziata.

6) Avv., usato per lo più con verbi di moto; esprime allontanamento da un luogo: andate via di qui; vieni via dal fuoco; il passero è volato via; lo hanno cacciato via di casa. Frequente in diverse loc., spec. aggiunto a verbi di cui precisa o modifica il senso: andarevia; buttare (o gettare)via; dare via, cedere ad altri; lasciar via, tralasciare; levar via, togliere di mezzo, eliminare; mandare via, scacciare, licenziare, dissolvere; mettere via, mettere da parte, riporre, risparmiare; portare via, allontanare o prendere per sé, rubare; tirare via, togliere, asportare; anche passare oltre o eseguire in fretta e senza cura; essere via, fuori casa, lontano dal luogo dove abitualmente si risiede o si esercita la propria attività.

7) Sottintendendo un verbo, per lo più andare e simili, esprime la rapidità con cui si verifica un movimento, un'azione: saltò dalla finestra e via di corsa; appena mi vide, via per i campi. Per estensione, in una enumerazione, in un elenco e simili, indica che l'enumerazione potrebbe continuare ancora con il senso di “eccetera”; per lo più nelle loc. e così via, e via dicendo, e via discorrendo, e via di questo passo e simili: il primo lo abbini col terzo, il secondocol quarto e così via;viavia, a mano a mano, di volta in volta: i prodotti vengono catalogati viavia che arrivano (ant., subito, tra poco); antiq. per indicare la moltiplicazione: due via due, cinque via quattro, ecc., due volte due, cinque per quattro.

8) Con valore di escl., per cacciare, allontanare specialmente chi disturba, dà fastidio e simili: via, lasciatemi in pace!; via, fuori di casa mia!; “Via costà con li altri cani!” (Dante). Per estensione, per dare il segnale della partenza, di inizio di una gara, un gioco e simili: pronti..., via!; uno, due, tre via! Fig., per esortare, incoraggiare, incitare: via, devi farti coraggio!; via, non è poi così difficile!; per esprimere dubbio, incredulità, rimprovero bonario, disapprovazione e simili: via, non sarà poi tutto vero!; per concludere un discorso: allora, via!, fa' conto che non ti abbia detto niente; talora rafforzata da altre escl.: eh, oh via!; su via(suvvia).

9) Con valore di sm., segnale di partenza di una gara di corsa: dare il via; al via tutti scattarono in avanti; fig.: dare il via, dare inizio a un'attività; anche essere causa, suscitare: il tuo intervento ha dato il via a una serie di polemiche.