vàlzer
sm. [sec. XIX; dal tedesco Walzer, propr., ballo che si fa strisciando i piedi, da walzen, rotolare]. Danza di andamento moderato, di metro ternario, che ebbe origine a Vienna, tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, dal Ländler. I valzer di L. Beethoven e di F. Schubert hanno ancora qualche affinità con il Ländler, mentre il celebre Invito alla danza di C. M. Weber inaugura lo spirito del valzer classico. Reso celeberrimo in tutto il mondo dagli Strauss e da J. Lanner, il valzer, oltre a svilupparsi come danza di società, continuò a ispirare insigni compositori: da H. Berlioz (Sinfonia fantastica) a F. Chopin, a J. Brahms, a P. Čajkovskij, a R. Strauss (Il cavaliere della rosa), a M. Ravel, C. Debussy, E. Satie, B. Busoni, I. F. Stravinskij, A. Berg ecc.
Valzer. Dipinto di un Gran Ballo annuale alla corte viennese.
De Agostini Picture Library/A. Dagli Orti