scaricatóre
IndiceLessico
sm. e agg. (f. -trice) [sec. XVIII; da scaricare].
1) Operaio addetto a operazioni di scarico delle merci: uno sciopero degli scaricatori di porto. Anche dispositivo meccanico con la stessa funzione come i nastri trasportatori, i ribaltatori per vagonetti, le gru a elettromagneti, le tubazioni ad aria compressa o a getto d'acqua (convogliatori per materiali polverulenti), i carrelli elevatori ecc.
2) Canale o condotto che serve alla regolazione della portata e/o alla limitazione del flusso delle acque nei fiumi, canali e bacini artificiali.
3) Scaricatore statico, dispositivo che permette di scaricare l'elettricità statica accumulata da un veicolo, costituito da un filo o nastro che viene assicurato all'esterno del mezzo. Negli autoveicoli lo scaricatore tocca il suolo, negli aeromobili consta di un cordone terminante con pennelli di fili metallici, disposto sui bordi d'uscita delle estremità di ali e impennaggi; grazie al potere delle punte, consente di disperdere la carica elettrica statica, accumulata dal veicolo durante la marcia nell'aria o sul suolo.
4) In elettrotecnica, dispositivo atto a proteggere linee o apparecchiature elettriche da sovratensioni (per esempio quelle provocate dalla caduta di un fulmine su una linea) consentendo di scaricare a terra, in punti prestabiliti, la corrente elettrica provocata dalla sovratensione.
Edilizia
Muniti di un dispositivo, detto anch'esso scaricatore, costituito da un sifone che si innesca automaticamente quando le acque raggiungono un determinato livello, in base alle loro caratteristiche, gli scaricatori si distinguono in scaricatori di piena e di superficie, di fondo e di alleggerimento. I primi servono allo smaltimento delle acque: posti nei canali immediatamente dopo le opere di presa, sono costituiti da uno stramazzo aperto sul fianco del canale o del bacino posto tra l'opera di presa e il canale; nelle dighe gli scaricatori (detti sfioratori) possono essere a stramazzo o a sifone; nei fiumi sono costituiti da apposite canalizzazioni chiamate scolmatori. I secondi servono allo svuotamento parziale o totale di un bacino: sono costituiti da un pozzo posto sul fondo del bacino collegato a un canale scaricatore; il flusso di uscita viene regolato da apposite saracinesche comandate meccanicamente a vista o mediante un sifone che si innesca automaticamente quando il livello delle acque supera determinati valori.
Elettrotecnica
I più comuni scaricatori sono sostanzialmente degli spinterometri collegati in serie a un'opportuna resistenza dissipatrice e derivati tra un conduttore di linea e la terra. L'intervento dello scaricatore avviene quando la tensione a cui è sottoposto supera un valore prefissato, evidentemente superiore a quello di esercizio della linea. Particolarmente diffusi per la protezione delle linee elettriche sono gli scaricatori a resistenza variabile, detti anche scaricatori autovalvola, costituiti essenzialmente da uno spinterometro in serie a un certo numero di elementi resistivi in materiale ceramico. Tali elementi presentano una resistenza relativamente bassa al manifestarsi della sovratensione e consentono così un rapido smaltimento a terra della corrente di scarica; successivamente la resistenza diventa alta, provocando l'estinzione della corrente che tenderebbe a essere mantenuta dalla tensione normale della linea. Assimilabili a spinterometri sono gli scaricatori usati per la protezione di molte macchine elettriche. Comune è anche l'impiego come scaricatori di condensatori di elevata capacità (alcuni microfarad), che presentano bassa impedenza per le onde a fronte ripido e di elevata frequenza consentendo di scaricarle a terra.