Lessico

Sf. [sec. XIV; da preso].

1) Atto e modo del prendere, dell'afferrare, dello stringere qualche cosa con la mano o altra parte del corpo o con uno strumento: una presa forte, sicura, tenace; la presa delle sue dita; mollare, lasciare la presa, smettere di stringere, di tenere, anche fig.; cane da presa, abile nello scovare, inseguire e afferrare la selvaggina; in cinematografia, macchina da presa, sinonimo di cinepresa. Per estensione, espugnazione, occupazione, conquista: la presa della Bastiglia; la presa del potere. Non comune, cattura: la presa dei fuggitivi. Fig., capacità di imporsi, di persuadere: sono argomenti che hanno molta presa sulle masse.

2) Effetto del prendere: liberarsi della presa; allentare la presa. Nelle loc.: far presa, aggrapparsi a qualche cosa, riferito a det. strumenti: l'ancora ha fatto presa sul fondo; riferito a cemento, colla e simili, indurire, rapprendersi; riferito a piante, attecchire; fig., imporsi, colpire, persuadere: la tua proposta non ha fatto presa su di lui;presa di posizione, l'assumere un atteggiamento chiaro e deciso nei confronti di qualcuno o di qualche cosa; presa di possesso, l'entrare materialmente in possesso di qualche cosa; presa in giro, canzonatura, beffa; venire alle prese, contendere, venire a contrasto con qualcuno o qualche cosa; essere alle prese, essere impegnato in un compito, in un'impresa difficile.

3) Punto, parte di un oggetto adatta a essere afferrata con le mani: la presa della padella, del coperchio. Per estensione, appiglio: cercare una presa sulla roccia;presa d'ormeggio, su un molo o una banchina, sistemazione (bitta, anello, colonna, ecc.) a cui si avvolgono i cavi d'ormeggio o di tonneggio. Fig., occasione, pretesto: dare presa alle calunnie, alle critiche. In particolare, pezza, cuscinetto di stoffa imbottita e simili, per afferrare e reggere pentole o altri utensili troppo caldi.

4) Quantità di sostanza in polvere che si prende in una volta con due o tre dita della mano: una presa di tabacco, di sale.

5) Apertura regolabile con rubinetto o valvole che serve a derivare un condotto secondario da una conduttura principale, o comunque a far entrare o uscire un fluido: la presa del gas; far mettere una presa d'acqua in giardino.

6) Nei giochi di carte (così nel bridge, nella scopa, o nella briscola per non citarne che alcuni), l'azione del giocatore che, avendo giocato la carta di maggior valore, “prende” quelle giocate dagli avversari in quel giro.

7) Negli autoveicoli, posizione particolare assunta dai ruotismi del cambio nella quale l'albero primario e quello secondario risultano collegati direttamente, senza l'interposizione d'ingranaggi, mediante una particolare dentatura frontale a imbocco rapido dei rispettivi rocchetti terminali. Generalmente la quarta marcia è realizzata in presa diretta, ossia con velocità degli alberi uguale.

8) In fonderia, fenomeno di indurimento delle forme ottenute con leganti opportuni. Nelle operazioni di laminazione con presa si indica, invece, la sezione del massello da laminare.

9) Negli impianti, condotto a bocca attraverso il quale viene prelevata parte di una massa fluida circolante in un sistema di condutture o di canali. Per estensione, il dispositivo di attacco e collegamento al sistema: la presa del gas; la presa d'aria di un reattore. Per analogia, presa di corrente, organo elettrico destinato a collegare un utilizzatore a una linea di alimentazione.

10) In agraria, presa boschiva, la porzione di bosco in cui si abbattono le piante a compimento di ogni normale turno di taglio.

11) Nel baseball, l'azione del difensore che blocca la palla al volo o passata da un compagno di squadra; nel calcio, l'azione del portiere quando afferra il pallone e ne ottiene il controllo trattenendolo; nella ginnastica, modo di impugnare un attrezzo; nella lotta e nello judo, l'azione dell'atleta per costringere l'avversario alla resa; nel rugby, l'arresto dell'avversario (presa al collo, presa e arresto alle gambe, ecc.); nella scherma, presa di ferro, legamento molto avanzato e premuto.

12) In diritto, presa d'acqua, servitù consistente nella facoltà del proprietario del fondo dominante di usare in ogni istante acqua corrente proveniente dal fondo servente. La quantità di acqua usufruibile, se espressamente convenuta, si rapporta al modulo (unità di misura dell'acqua corrente, pari a cento litri al secondo). L'esercizio della servitù di presa d'acqua è regolato dagli usi locali e dal Codice Civile.

Aereonautica

Presa d'aria, apertura praticata nella superficie esterna di un velivolo e destinata a captare l'aria che deve pervenire sia al carburatore del suo motore (se di tipo alternativo), sia ai radiatori del lubrificante e a quelli eventuali del fluido refrigerante, sia alle bocche di presa dei motori a getto. Disposte usualmente in posizione tale da poter captare la corrente d'aria che investe l'aereo, sfruttando così un almeno parziale ricupero della sua pressione dinamica, le prese d'aria assumono particolare importanza sugli aerei a getto. Al fine di ottenere le migliori condizioni di funzionamento dei propulsori di questi ultimi, e quindi più elevate prestazioni di volo, nel caso di prese d'aria disposte sui fianchi della fusoliera o nella radice delle semiali, è infatti necessario che le prese stesse siano realizzate in modo da evitare la captazione dell'aria costituente lo strato limite della fusoliera, che, rallentata dall'attrito causato dalla superficie di quest'ultima, determinerebbe minori ricuperi di pressione, riduzioni della portata d'aria ingerita e irregolarità nella vena d'aria che perviene al compressore del turboreattore. Problemi ancor più complessi pongono le prese d'aria per velivoli d'alta velocità, in cui un buon ricupero di pressione è ottenibile solo attraverso la formazione di una serie di onde d'urto, opportunamente disposte rispetto al labbro della presa e nell'interno del condotto d'adduzione, attraverso il quale l'aria captata dalla presa perviene al propulsore. Per poter ottenere un comportamento soddisfacente al variare del numero di Mach di volo, le prese d'aria degli aerei d'elevata velocità sono normalmente del tipo a geometria variabile, incorporanti elementi mobili comandati da attuatori controllati da appositi sensori, che consentono caso per caso la formazione del più opportuno sistema di onde d'urto.

Elettrotecnica

Negli impianti domestici la presa è costituita da un elemento fisso a parete oppure mobile (presa volante), con due o tre fori, nel quale sono disposte altrettante pinze metalliche che vengono collegate alla rete mediante cavetti (nelle prese fisse) o al cavo libero (nelle prese volanti); le norme di sicurezza prescrivono l'adozione di sistemi antinfortunio (attacco per la “terra”, pinze isolate o a chiusura automatica quando non utilizzate, ecc.). Negli utilizzatori industriali di piccola e media potenza si hanno prese fisse e mobili di maggiori dimensioni, con dispositivo di blocco per impedire l'innesto e l'estrazione della parte mobile se un interruttore incorporato non è in posizione “aperto”. Nelle gru a ponte e in altri utilizzatori mobili le prese sono striscianti contro sbarre in tensione protette (blindosbarre). Nei mezzi di trasporto mobili (tram, locomotori, ecc.) le prese possono essere costituite da una rotella a gola portata da un'asta oppure da due pattini portati da aste, striscianti su due linee aeree parallele (trolley); da due o più grossi pattini striscianti contro una rotaia laterale bassa (metropolitane); da un elemento elastico articolato che porta un archetto strisciante contro la linea aerea (presa a pantografo ferroviaria).

Tecnologia: impianti

Le prese sono munite di bocchettoni di allacciamento a tubazioni rigide o flessibili, sia di tipo rapido, con vite e manicotto o a baionetta, sia di tipo fisso; sono provviste, comunque, di valvola di intercettazione, come le prese d'acqua degli idranti oppure le prese di vapore delle caldaie alle quali fanno capo i condotti di erogazione del vapore. Similmente negli impianti di aerazione le prese d'aria sono aperture entro le quali viene convogliata aria sotto l'azione di ventilatori o compressori; le bocche sono munite di griglie a persiana per regolare la direzione o la quantità d'aria immessa nell'ambiente. Analoghe sono le aperture praticate nella carrozzeria o nella cassa dei veicoli per aerare l'abitacolo, gli scompartimenti: possono essere semplici bocchette o fori grigliati (prese dinamiche d'aria) oppure provviste di ventilatore. § Per la captazione delle acque si adottano opere di presa differenti secondo che si applichino a fiumi o laghi, naturali o artificiali, a sorgenti, a falde freatiche o artesiane. Nel caso di fiumi o laghi, vengono attuate delle derivazioni costituite da un'imboccatura munita di griglia o di saracinesca, atta a regolare il flusso, e da un sistema di condotti o canali di derivazione. Questi possono essere collegati a un condotto principale, verticale, posto al centro di una torre detta edificio di presa. Il condotto presenta una serie di bocche, che possono essere sfruttate indipendentemente, e porte poste ad altezze differenti in modo che sia sempre possibile prelevare le acque di superficie, indipendentemente dal loro livello. Questo sistema permette di ottenere acque con un ottimo grado di limpidezza e di temperatura senza l'impiego di altri mezzi di depurazione. Nel caso di una sorgente destinata a rifornire le reti di acqua potabile, l'opera di presa si effettua convogliando le acque in una vasca di raccolta, costruita in muratura o cemento armato. Da questa le acque vengono fatte passare in una vasca di calma dove si depositano sul fondo tutte le sostanze contenute in sospensione; da ultimo, depurate, si trasferiscono in una vasca di presa collegata alla condotta adduttrice alla rete di acqua potabile. Nel caso delle acque di falda, ci si serve di un sistema di pozzi attrezzati con elettropompe che effettuano il sollevamento meccanico delle acque, che vengono poi trasferite in un sistema di vasche di depurazione simile a quello descritto per le acque sorgive.

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